Iginio Massari è un maestro pasticcere che non ha bisogno di presentazioni. Oggi parliamo del costo proibitivo dei dolci di Carnevale che portano la sua firma.
Proprio lui poco tempo fa ha dato delle indicazioni che riguardano i segreti per la preparazione, evidenziando l’importanza della frittura e dispensando utili consigli. Come lui hanno fatto anche altri maestri pasticceri ma quello che lo contraddistingue dal resto dei professionisti nel campo dei dolci, sono i costi molto particolari.
Le chiacchiere di Carnevale
Uno dei dolci più richiesti a Carnevale è la chiacchiera. Il nome simpatico indica dei piccoli ritagli di impasto croccante, modellato a forma di nastro contorto, fritto e poi decorato con zucchero a velo.
Questa la ricetta classica, sebbene poi l’aspetto varia a seconda della fantasia del maestro pasticcere di turno. Ormai è possibile trovare le chiacchiere davvero ovunque e in realtà non sono diffuse solo in Italia – dove hanno nomi differenti in base alla regione – ma in tutta Europa.
La tradizione di questi dolci è antica e risale alla città di Roma, dove venivano preparati durante il periodo del calendario romano corrispondente appunto al Carnevale della chiesa cattolica.
In epoca cristiana rimase poi la tradizione di friggere queste frittelle ma mentre i romani lo facevano in occasione dei Saturnali e dei Baccanali, i cristiani le usavano per celebrare la Quaresima. Ad oggi sono una tradizione molto forte nel nostro Paese e per questo tante attività di ristorazione le propongono nelle proprie vetrine.
Iginio Massari nei suoi locali, non fa eccezione, ma c’è un dettaglio che ha catturato la nostra attenzione: il costo.
Quanto costano le chiacchiere di Iginio Massari
Sottili, friabili e con invitanti bolle in superficie, le chiacchiere del noto maestro pasticcere Iginio Massari, sono qualcosa di eccezionale.
Tuttavia in questi giorni stanno suscitando delle polemiche per il prezzo esagerato. Infatti, chi vuole assaggiare questa prelibatezza carnevalesca nella pasticceria di Massari in piazza Diaz a Milano, deve spendere 80 euro al chilo.
Ironizzando sulla cosa, possiamo dire che questo è il prezzo di un grammo di cocaina di alta qualità. Il paragone è solo per capire di che cifra stiamo parlando, cosa che in un periodo di crisi come questo fa giustamente discutere.
Massari non è l’unico a chiedere così tanto, anche altre note pasticcerie di Milano sono molto esose, come la famosa Marchesi, presente da oltre 100 anni nella città lombarda.
Sebbene le chiacchiere di Massari siano preparate con sapiente maestria, non tutti possono permettersi una spesa simile, ecco quindi che si possono scegliere i dolci di altre pasticcerie milanesi. Ad esempio da Panzera le chiacchiere fresche preparate tutti i giorni, costano 50 euro al chilo.
Ancora, nelle sedi della Pasticceria Martesana, un chilo si paga 40 euro al chilo. Sono anche questi prezzi elevati ma decisamente più umani.