Scopri i tuoi consumi effettivi e paga meno in bolletta, puoi farlo se sai come fare l’autolettura del contatore.
Il momento in cui arrivano le bollette da pagare è sempre carico di suspance. A volte la situazione peggiora perché si ha il dubbio, leggendo le cifre in bolletta, che possano non corrispondere esattamente a quanto da noi consumato. In questo caso, corre in nostro aiuto l’autolettura del contatore. Ma come si fa? I passaggi sono davvero pochi e molto semplici, scopriamoli.
Autolettura del contatore: a che serve
Può capitare, a volte, che i consumi indicati in bolletta dal nostro fornitore dell’energia elettrica non corrispondano a quelli reali. Questo accade quando il fornitore non riesce a reperire informazioni precise sui nostri consumi, e applica un costo basato su quelli “stimati”. Il che è un bel problema se questi consumi stimati superano quelli effettivi, facendoci pagare di più.
In questo caso, possiamo cercare di risolvere il problema procedendo con l’autolettura del contatore. Effettuarla è davvero semplice, e una volta fatto possiamo comunicarla al nostro fornitore di energia elettrica per rettificare i consumi. L’autolettura va comunicata periodicamente, in base alla frequenza con cui si ricevono le bollette.
Va da sé quindi che chi riceve la bolletta ogni due mesi invierà anche l’autolettura del proprio contatore ogni due mesi. Di solito, comunque, all’interno della bolletta troviamo una sezione in cui sono indicati i tempi entro i quali inviare l’autolettura. Alcuni contratti, inoltre, ne prevedono l’invio ogni anno a Gennaio.
Come effettuare l’autolettura
Procedere con l’autolettura del contatore dell’energia elettrica è un’operazione davvero elementare, che varia in base al tipo di contatore che abbiamo di fronte. In un contatore tradizionale, infatti, dovremo leggere le cifre che compaiono sul display. Nel caso di contatore elettronico, invece, basterà fare click sul pulsante sulla destra e visualizzare le varie voci.
Muniamoci quindi di carta e penna e dedichiamo qualche minuto a questa operazione. Tra le voci visualizzate, dobbiamo trascrivere solo quelle che ci servono, che sono 4. Le voci utili sono l’Identificazione cliente, che corrisponde al secondo click, e poi A1, A2 e A3, rispettivamente corrispondenti al settimo, ottavo e nono click. Nello specifico, queste ultime tre voci corrispondono alle fasce orarie relative ai consumi, F1, F2 ed F3.
Ci basta quindi cliccare, visualizzare la voce desiderata e trascriverla. Attenzione però alle cifre che trascriviamo: quelle che servono sono solo quelle indicate prima della virgola, i decimali non servono.
Come comunicare la propria autolettura
Una volta effettuata l’autolettura e trascritti i dati, è arrivato il momento di comunicarli al nostro fornitore di energia elettrica. Come? Tutto dipende proprio dal fornitore. Alcuni, infatti, richiedono l’invio della propria autolettura attraverso un numero verde o un’app apposita. Altri, invece, mettono a disposizione dei clienti un’area personale a loro dedicata sul proprio sito web, magari dove scaricare dei moduli creati appositamente.
Come abbiamo visto, quindi, sia fare l’autolettura del contatore che inviarla è un meccanismo semplice, quasi elementare, ma davvero importante. Farlo, infatti, ci garantisce che quelli per cui paghiamo la bolletta siano davvero i nostri consumi effettivi.
Controllare periodicamente il nostro contatore ci permette di evitare consumi inutili, ma anche di scovare i potenziali furti da parte dei furbetti, che a volte usano trucchi astuti. In entrambi i casi, il nostro portafoglio ci ringrazierà.