È capitato a tutti di acquistare un paio di pantaloni larghi, soprattutto intorno alla vita e lungo la gamba.
Invece di portarli dal sarto per modificarli, anche se si tratta di jeans, è possibile utilizzare metodi “fai da te”: esistono modi per stringerli anche in zone specifiche, come la gamba.
Ci sono molti modi per stringere i jeans a casa, alla portata di tutti. Alcuni metodi si basano su tecniche che agiscono sulle fibre in modo temporaneo. Per ottenere risultati permanenti, l’unica soluzione è affidarsi all’ago e al filo fai da te o al sarto.
Ad esempio, lavando i jeans da soli a una temperatura di 70°C, senza aggiungere ammorbidenti ma permettendo la centrifugazione, le fibre si restringeranno. Alla fine del lavaggio, i pantaloni saranno temporaneamente più stretti. Tuttavia, indossandoli per alcune ore, torneranno alla loro forma originale.
Ma non c’è bisogno di preoccuparsi troppo se i nostri pantaloni non calzano perfettamente, perché esistono dei metodi alternativi per risolvere il problema senza dover ricorrere necessariamente all’aiuto di una sarta.
Se abbiamo dei jeans “troppo stretti”, purtroppo non c’è molto che si possa fare, ma nel caso di pantaloni larghi esiste la possibilità di “rimediare”. In pochi sanno che i pantaloni possono essere modificati senza l’intervento di un professionista.
Molte persone desiderano regolare la loro taglia di pantaloni a causa di errori di acquisto o di diete sbagliate. In alcuni casi, il problema può essere risolto semplicemente cambiando l’aggancio della cintura, ma in altri casi è necessario un vero e proprio intervento di modifica.
Pensiamo ad esempio a pantaloni sportivi, leggings o tute da ginnastica che non si possono indossare con una cintura. Inoltre, comprare nuovi vestiti ogni volta che se ne ha bisogno non è sempre un’opzione fattibile. Per questo motivo, imparare a regolare la taglia dei pantaloni diventa non solo utile, ma anche indispensabile.
Esiste anche un’alternativa per allargare, e non solo stringere, i pantaloni in vita in modo rapido e facile, ovvero l’utilizzo delle pince. Questo metodo prende il nome dal verbo francese “pincer”, che significa “pizzicare, stringere”.
Le pinces sono delle pieghe utilizzate per modellare o stringere i vestiti. Alcuni capi di abbigliamento, infatti, nascono con le pinces già presenti.
Quando si stringono i pantaloni, di solito vengono eseguite due pinces sul retro, corrispondenti ai due passanti o ai punti medi delle due metà. Anche in questo caso è fondamentale prendere le giuste misure e tracciare due triangoli con una base di 2,5 centimetri.
I triangoli dovranno avere il vertice rivolto verso il basso ed essi costituiranno la traccia da seguire nell’operazione di allargamento del pantalone.
Successivamente, sarà necessario inserire la stoffa in modo da allargare le parti e infine procedere con la cucitura. L’operazione presenta il vantaggio di essere resistente nel tempo e di risultare esteticamente gradevole.
Inoltre, grazie alla facilità dell’operazione, può essere eseguita anche da persone poco esperte e da chi non ha una macchina da cucire a disposizione. La cucitura può essere realizzata a mano con ago e filo.
Se invece si desidera stringere i pantaloni, è importante prendere le misure con attenzione e dividere i centimetri totali in due parti uguali.
Ad esempio, se si vuole stringere un paio di pantaloni di 5 centimetri, si disegneranno due triangoli con una base di 2,5 centimetri ciascuno. I triangoli dovranno avere la punta rivolta verso il basso e saranno la guida per l’operazione di taglio.
Il passo successivo sarà sovrapporre la stoffa in modo che le parti si incontrino, seguire le linee dei triangoli e poi procedere con la cucitura delle parti tagliate.