Conti correnti cointestati, scattano le indagini dall’Agenzia Entrate: chi rischia

Sono in tanti a scegliere di aprire conti correnti cointestati. Sarà doveroso agire in modo trasparente per non avere problemi col Fisco.

Controlli finanza
Controlli finanza – imilanesi.nanopress.it

L’apertura di un conto corrente è qualcosa di indispensabile al giorno d’oggi. Su di esso sarà possibile ricevere lo stipendio o la pensione e associare tutte le varie carte di credito, di debito e quelle prepagate. Rappresenta, quindi, uno strumento che permette di avere una gestione pratica del denaro in ogni istante.

Ogni conto corrente dispone di coordinate bancarie IBAN. Sarà possibile, inoltre, effettuare e ricevere bonifici, farsi addebitare su questo conto le varie bollette ed effettuare qualsiasi tipo di pagamento. Da esso, poi, potranno essere prelevate tutte le somme contanti in denaro che si vorranno avere a disposizione nel portafoglio.

I conti correnti hanno reso la gestione del denaro maggiormente semplificata, permettendo a ogni cliente di migliorare la praticità sotto questo aspetto. I soldi presenti sul conto corrente potranno essere gestiti e accumulati, aprendo anche piani di accumulo o altri strumenti finanziari proposti dall’istituto bancario di riferimento.

Anche il risparmio dei soldi, infatti, è fondamentale. Starà a te scegliere la soluzione migliore in base alle tue esigenze di risparmio.

Di seguito, però, vogliamo accennare ad alcuni particolari conti correnti, vale a dire quelli cointestati. Sarà importante, anche in tal caso, agire nel modo corretto, evitando operazioni finanziarie non consentite. Solo così potranno essere evitati i controlli e le sanzioni da parte dell’Agenzia dell’Entrate. Ecco che cosa c’è da sapere in merito.

Le indagini dell’Agenzia dell’Entrata sui conti correnti cointestati: ecco a cosa stare attenti

Un conto corrente cointestato fa riferimento a qualcosa di maggiormente specifico rispetto alla norma. In pratica, si tratta di un conto in cui i titolari sono due o più persone. Esse possono essere di natura sia fisica che giuridica e potranno gestire tutte le operazioni del conto in autonomia e con gli stessi diritti e doveri.

Conto corrente cointestato
Conto corrente cointestato – iMilanesi.Nanopress.it

I vari correntisti con il conto corrente cointestato potranno gestire le risorse, effettuare i pagamenti, ritirare i soldi, monitorare i propri risparmi, effettuare i bonifici e pagare le tasse. Tutti i pagamenti e le somme depositate e gestite, poi, dovranno essere divise in parti uguali fra i vari correntisti. In caso di conto cointestato in 2 persone, ognuno avrà il 50% delle quote.

Capita spesso che ad aprire un conto cointestato possano essere marito e moglie, affinché possano gestire le risorse in modo maggiormente pratico e sicuro. Sarà importante dire, però, che anche in questo caso ogni operazione finanziaria verrà monitorata dall’Agenzia delle Entrate. Sarà dovere di questo ente controllare i vari rapporti bancari e tutte le operazioni effettuate.

Scopriamo cosa dovrà essere dichiarato sempre e cosa si rischia in caso di mosse non consone alle norme. Ecco tutti i dettagli su questo argomento.

I controlli del Fisco

Gli accertamenti fiscali effettuati dall’Agenzia delle Entrate sui conti cointestati permettono di ricostruire tutti i redditi imponibili dei vari titolari di questi. Il Fisco scoprirà sempre tutti i redditi imponibili non dichiarati. Sono in molti a credere che cointestare il conto possa rendere immuni sotto questo punto di vista. Non sarà, però, assolutamente così.

Agenzia delle Entrate
Agenzia delle Entrate – iMilanesi.Nanopress.it

L’Agenzia delle Entrate può imputare tutti i soldi e le operazioni non consentite sul conto al contribuente verificato. Saranno, anzi, proprio i rapporti familiari così ravvicinati a insospettire ulteriormente il Fisco, in caso di movimenti sospetti e di natura illecita.

Il correntista può dimostrare con prove concrete che i soldi versati sul conto cointestato facciano riferimento a redditi già dichiarati in precedenza e che essi non siano assolutamente soldi ricevuti in nero o di dubbia provenienza.

Se hanno già scontato l’imposta, dunque, tutto sarà in regola, ma occorre avere prove concrete e tangibili. Solo in questo modo starai al riparo dai controlli del Fisco ed eviterai pesanti sanzioni.

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