0Le uova che compriamo al supermercato oppure al mercato, hanno dei numeri stampati sul guscio, che tutti noi abbiamo certamente notato ma che non abbiamo proprio idea di cosa vogliano dire.
Le consumiamo tutti i giorni per mille preparazioni in cucina, impiegate nei primi, nei secondi piatti così come nei contorni, eppure non abbiamo proprio idea di cosa possa nascondere il codice che troviamo stampato sul guscio.
La data di scadenza è visibile, ma oltre questa c’è una combinazione composta da lettere e numeri che possono fornire delle informazioni importanti se correttamente interpretati.
Cosa vogliono dire i codici scritti sul cartone delle uova che acquistiamo al supermercato
Su tutte le uova c’è una prima cifra che dà l’informazione sulla modalità di allevamento della gallina, se a terra, all’aperto o in gabbia. Questa cifra va da 0 a 3 e viene associata alle condizioni di vita e al benessere della gallina.
Quindi con il codice 0 si indicano e le galline che vengono allevate fuori dalla gabbia, che si nutrono con il mangime biologico. Molte persone vanno alla ricerca delle uova con il codice 0, perché sostengono la produzione biologica e richiedono un allevamento sano e dignitoso per le galline.
Il codice uno invece indica i polli ruspanti, ovvero le uova di galline allevate all’aria aperta in ottime condizioni, che possono scavare nel terreno, uscire, beccare, che vengono alimentate soltanto con alimenti di ottima qualità.
Con il codice 2 invece sono indicate le galline autoportanti o gli allevamenti dei polli a terra che non possono uscire all’esterno. A proposito delle galline numero 3 spesso si dice siano allevate in gabbia e quindi per questo suscitano non poche critiche e problemi.
Si tratta di un sistema che domina in molti paesi, nonostante sia stato accettato e regolato dall’Unione Europea nel 2012 ancora adesso solleva polveroni. Ad ogni modo è bene chiarire un aspetto importante.
Le galline che vengono allevate in gabbia vivono in condizioni più che dignitose perché grazie alle nuove leggi è stato stabilito che ogni gallina deve avere 750 cm quadri di spazio a disposizione.
Dentro la gabbia ogni esemplare ha il nido, il posatoio e un angolo dove poter mangiare e scavare.
Categoria A, ecco cosa indica questa dicitura
Ma non è finita qui perché sulla confezione poi c’è scritto anche “extra”, la dicitura indica che quelle sono delle uova freschissime, che sono state deposte al massimo da 9 giorni. Segue la categoria A, che invece indica che sono destinate alla vendita pubblica e non all’uso industriale.
Tutte quelle uova che noi troviamo al supermercato appartengono alla categoria A. Per quanto riguarda la scelta, molte persone avendo l’imbarazzo della scelta non hanno idea di quale uova sia meglio acquistare.
Bisogna specificare che dal punto di vista nutrizionale, tutte le galline ovaiole hanno una dieta ricca di nutrienti, quindi mangiano erba oppure insetti, per cui che siano le 0, le 1 o le 2, poco importa. Qualunque tipologia è approvata sia per i bimbi che per gli adulti.
Quante volte è consigliato consumare le uova per non incorrere in rischi per la salute
Per quanto le uova possano fare bene ed essere utili in cucina, bisogna limitarne l’utilizzo perché possono causare problemi di salute in caso di abuso, soprattutto se si ha già di per sé, in origine, qualche patologia.
Il limite di consumo giornaliero delle uova di gallina è di 2 volte la settimana o addirittura meno, questo in virtù del contenuto di colesterolo parecchio elevato.
Se si hanno problemi di digestione si consiglia di mangiare l’uovo dopo 3/5 minuti di immersione nell’acqua bollente quindi preparato alla coque oppure affogato o in camicia. Queste preparazioni sono l’ideale per i più piccoli, perché nutrienti.