Denunciato pregiudicato perché nascondeva divise e distintivi falsi in casa

Un pregiudicato residente a Cantù nascondeva in casa divise e distintivi delle forze dell’ordine falsi: denunciato a piede libero

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A Cantù, in provincia di Como, ieri le forze dell’ordine hanno arrestato un pregiudicato, un uomo di 49 anni, già conosciuto per aver commesso svariate truffe nella sua vita. Gli agenti del NOR, Nucleo operativo mobile comandati dal tenente Diego Bonaventura, hanno agito in seguito ad una segnalazione.

Dopo la perquisizione all’interno della casa del pregiudicato, gli agenti hanno trovato una uniforme da tenente colonnello dei carabinieri e un documento falso con lo stemma della Guardia di Finanza. Ora l’uomo ha una denuncia a piede libero per possesso di segni distintivi contraffatti.

Truffe di finti agenti

Le divise ritrovate in casa di questo pregiudicato e, già noto, truffatore, probabilmente servivano proprio per confezionare l’ennesima truffa a danno di qualche cittadino in buona fede. Da alcuni sondaggi, infatti, emerge che gli italiani si avvicinano con fiducia a chi veste una divisa. La dimostrazione arriva proprio dalle truffe dei finti agenti che vanno, purtroppo, a buon fine.

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Divisa-Imilanesi.it

Una delle più gettonate è quella in cui dei finti agenti si presentano alla porta dello sventurato. In genere si tratta di un anziano, che apre la porta in seguito alla segnalzione di una finta perdita di gas. Una volta entrati in casa riescono a derubare il truffato di turno lasciandolo senza soldi e senza gioielli. Il meccanismo è, fondamentalmente, sempre lo stesso. Il truffatore sceglie la persona più vulnerabile ed aggirabile.

Riescono, poi, a fare leva sull’emotività della persona che hanno scelto, come il senso di solitudine o di protezione. E i motivi sono, spesso, gli stessi: un controllo per una segnalazine anonima o un abbonamento alla rivista Poliziamoderna. Il consiglio che le forze dell’ordine danno alle persone anziane, soprattutto a quelle che vivono da sole, è quello di non aprire la porta e di non fidarsi degli sconosciuti, anche se portano una divisa.

Truffe agli anziani

La cosa migliore da fare, in questi casi, è sempre quella di avvertire subito i carabinieri chiamando il numero di emergenza 112 o 113 e non tenere denaro contante o gioielli in posti vicino alla porta d’entrata. La zona più colpita dai truffatori è il Nord Italia. E i dati delle denunce mostrano che i più colpiti sono proprio gli anziani tra i 60 e i 90 anni.

Sono capitati casi in cui i finti agenti hanno chiesto soldi per via telefonica per publicizzare abbonamenti fasulli alla rivista ufficiale della Polizia di Stato. In questo caso è bene interrompere subito la conversazione, perchè i veri agenti non telefonano a casa delle persone, nè publicizzano abbonamenti porta a porta per richiedere soldi.

Regione Lombardia ha promosso una campagna nel tentativo di contrastare le truffe, proprio ai danni degli anziani. Lo ha fatto utilizzando un mezzo efficace: gli spot televisivi su alcune emittenti locali. Ricorda, inoltre, che il numero di emergenza 112 è sempre attivo. Se si seguono poche e semplici regole, è possibile non cadere nelle mani di truffatori senza scrupoli.

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