Molti non sanno che possono avere 300 euro di rimborso dalla dichiarazione dei redditi. Vieni a scoprire se spetta anche a te e come devi fare per avere il rimborso. Tutti i dettagli di seguito.
Sono molte le famiglie italiane che hanno difficoltà ad andare avanti e che non riescono ad arrivare con le spese a fine mese. Proprio per questo il numero dei figli diminuisce e sono poche le famiglie che decidono di avere più di 2 o 3 figli. Le spese da pagare sono tante e la vita diventa sempre più cara anche a causa dell’inflazione e del caro energia.
Tra la rata del mutuo, l’assicurazione per l’auto, le bollette, la spesa e le attività extra è sempre più difficile fare bene i conti e rientrare. Proprio per venire incontro alle famiglie l’Agenzia delle Entrate ha pensato a 300 euro di rimborso nella dichiarazione dei redditi.
Molti però non conoscono questa possibilità e non sanno neanche se è rivolta anche a loro. Ecco infatti che ora andremo a vedere di cosa si tratta, a chi è rivolto e come si richiede il rimborso. Tutti dettagli che devi sapere e che puoi scoprire continuando nel prossimo paragrafo di seguito.
300 euro di rimborso: ecco a chi spettano
Come abbiamo detto quindi ci sono 300 euro di rimborso che vengono dati dall’Agenzia delle Entrate. Questo rimborso può essere richiesto sia dagli eredi o familiari che da chi non è un componente della famiglia. Il rimborso avviene quando si fa la dichiarazione dei redditi e alcune spese possono essere rimborsate.
Infatti nonostante il Fisco italiano è molto duro con la tassazione consente anche alcuni rimborsi su alcune spese sostenute nella vita quotidiana. Che queste siano sostenute dalla persona che ha fatto la dichiarazione o da qualcuno che è a suo carico fiscale. C’è però una scadenza da rispettare.
La scadenza per inviare la dichiarazione dei redditi è fissata per il 31 maggio. Se rispetterai questa data il rimborso potrebbe arrivare anche a luglio. Forse non sai però che all’interno della dichiarazione dei redditi puoi inserire una serie di spese che sono detraibili.
Ad esempio abbonamenti ai mezzi di trasporto pubblico. O anche ad esempio spese funebri anche quando vengono sostenute per una persona che non è un familiare. Ed è proprio in quest’ultimo esempio che rientra il rimborso di 300 euro che arriva. Se infatti hai pagato un funerale di una persona che sia un parente o meno puoi ricevere questa cifra.
La legge permette una detrazione IRPEF del 19%. C’è anche un massimale di spesa che è fissato a 1550 euro. Per questo tenendo conto di ciò il massimo rimborso che si può ricevere è di 294 euro. Si può chiedere questo rimborso per ogni persona di cui sono state pagate le spese del funerale.
Tra queste spese ci sono anche il trasporto della salma e la tumulazione di questa. Questa detrazione è quella che viene fatta di meno perché completamente dimenticata dai cittadini. Non dimenticarlo però perché potresti recuperare una cifra considerevole.