È stato reso pubblico il primo provvedimento in termini finanziari preso dal nuovo Governo. L’elenco delle misure che saranno introdotte nei prossimi mesi è in crescita, ma vediamo cosa è già stato annunciato.
Il nuovo Governo, come molto spesso ribadito, punta indubbiamente alla tutela e al sostentamento dei propri cittadini. Il periodo che stiamo vivendo non è senza dubbio dei migliori, ma le promesse derivate dalla Legge di Bilancio fanno ben sperare a livello economico. Nello specifico tra le misure che saranno introdotte in breve tempo, ci sono due bonus in arrivo da parte dell’Inps. Vediamo di cosa si tratta.
Pensioni, gli obiettivi del Governo
Sicuramente uno degli obiettivi principali di qualsiasi governo è quello di far quadrare al meglio i conti. In questo caso, per farlo, è prevista una revisione totale del sistema di pensionamento, sulla quale il Governo sta già lavorando e che dovrebbe vedere la luce nel corso del 2023. In attesa che ciò avvenga, saranno introdotti dei bonus a sostegno di determinate categorie. Ad oggi il minimo previsto per gli assegni pensionistici è pari a 525 Euro, destinato però a un incremento pari al 20%. Secondo il decreto firmato da Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia, si arriverà a raggiungere una cifra di circa 104 Euro annui.
L’obiettivo finale della Legge di Bilancio è quella di raggiungere una soglia molto più alta per le pensioni minime. L’iter potrebbe far arrivare a un assegno minimo per la pensione pari a 1000 Euro al mese. Forza Italia è stato tra i partiti della maggioranza che più hanno spinto a favore del raggiungimento di questo obiettivo. Ovviamente il tutto richiede tempo e quelli che si stanno concretizzando ad oggi sono solo le prime oscillazioni verso il tetto massimo che si spera di raggiungere durante il periodo di operatività del nuovo governo, ovvero 5 anni.
Per il momento è previsto un incremento della soglia minima di circa 45 Euro al mese già a partire da Gennaio 2023, per raggiungere quella che dovrebbe essere una crescita pari al 120%. Inoltre è bene ricordare che già a novembre i pensionati hanno ricevuto un piccolo anticipo di aumento pari al 2%.
Un bonus per chi decide di rinviare il pensionamento
Il Governo ha pensato anche di premiare coloro che decidono di rinviare il proprio pensionamento nonostante siano soddisfatti i requisiti.
Il bonus consiste in una cifra pari a 104 Euro annui calcolati sulla soglia minima stabilita per l’anno corrente. La cifra può sembrare irrisoria, in quanto pari a circa 8 Euro al mese, ma in termini di vantaggio economico continuare a percepire un pieno stipendio sarà molto probabilmente più remunerativo rispetto all’assegno pensionistico. E oltretutto, lo stipendio subirà un aumento.
Quindi un dipendente che sia in età da pensionamento e che soddisfi anche i requisiti contributivi, può scegliere di continuare a lavorare e non ritirarsi. I lavoratori dipendenti vedranno un incremento dello stipendio che andrà di pari passo con i contributi che sono stati maturati, ovvero circa il 10% di contributi che anziché essere versati finiranno dritti in busta paga.
In questo modo, la cifra dell’assegno pensionistico non vedrebbe incrementi rispetto al giorno in cui sono stati soddisfatti i requisiti per il pensionamento.