Una donna di 45 anni, Elisa Roveda, che lavorava come impiegata, ha ucciso il bimbo di un anno soffocandolo, lui era il piccolo Luca.
A confermare i fatti sono le forze dell’ordine, che per il momento non conoscono altri dettagli sul caso. Si continuerà ad indagare nella speranza di scoprire cosa è successo e perché, anche se si pensa sia il risultato dell’esasperazione di una mamma stanca, vittima dello stress.
I fatti sono avvenuti venerdì mattina a Voghera (Pavia), in via Mezzana, la donna e il figlio abitavano in un quartiere residenziale. I soccorritori del 118 chiamati proprio dalla signora, sono arrivati nell’immediato, purtroppo però per il bambino non c’era già più nulla da fare.
La donna è stata arrestata subito dai militari, ha ammesso l’omicidio
I carabinieri hanno arrestato la donna, al momento si trova in stato di fermo presso il reparto di psichiatria del San Matteo di Pavia. Una volta arrivate le forze dell’ordine ha ammesso di aver ucciso il figlio con le sue mani e poi ha affermato di essersene pentita. La nonna di Luca ha chiamato il personale di
Areu e i militari.
Una volta arrivata in casa, ha visto una scena terribile che mai avrebbe potuto immaginare. La madre del piccolo era in stato di choc e in confusione. Il corpo di Luca giaceva sul letto senza vita. I soccorsi sono arrivati pochi istanti dopo, purtroppo per il piccolo non c’è stato niente da fare.
Il padre, era uscito da poco per andare al lavoro
Per adesso non è chiaro se i servizi sociali conoscessero la situazione o avessero delle informazioni circa la salute mentale della donna. Non si sa se la situazione fosse monitorata, se si possa essere trattato di un evento estemporaneo. Ad ogni modo, nessuno tra i vicini della famiglia, si aspettava una simile evoluzione. In questi anni di convivenza, nessuno di loro aveva notato problemi particolari all’interno della famiglia. Anzi da tutti erano descritti come un nucleo unito e sereno.