Due tiktoker sono stati denunciati per interruzione di pubblico servizio, per procurato allarme per aver chiesto un passaggio all’ambulanza in servizio da loro stessi richiesto non avendo trovato un mezzo per spostarsi.
Si tratta di due giovani ragazzi di 19 anni e 20 anni, che qualche giorno fa essendo in vacanza a Rimini, Riccione, avevano finto un malore per farsi dare un passaggio dall’ambulanza e raggiungere quindi Riccione, senza problemi, senza stress, a costo zero.
Durante la loro sfida, avevano filmando tutto in un video, subito dopo pubblicato e poi diventato virale a conferma del fatto che la situazione social sta sempre più sfuggendo di mano.
Tiktoker pubblicano video in cui chiedono passaggio ad un’ambulanza per andare a Riccione, adesso sono nei guai
I due ragazzi sono entrambi originari della provincia di Milano. Si trovavano in vacanza in occasione del fine settimana della ‘Notte Rosa’. Si stavano divertendo ma avevano bisogno di quel qualcosa in più, un video stupido che gli è costato una denuncia e non si sa ancora cos’altro. Per loro infatti potrebbero esserci ancora sorprese amare.
Il video era stato caricato sul profilo social di uno dei giovani. Si vede chiaramente uno dei due fermo a bordo strada presso Coriano, mentre chiama il numero d’emergenza 118, chiedendo un’ambulanza per un grave malore. Subito dopo l’arrivo dell’ambulanza i giovani si sono fatti trasportare al pronto soccorso senza dire una parola. Dopo essere arrivati sono scappati via.
I carabinieri hanno indagato prima sui fatti e poi hanno provveduto a denunciarli a piede libero
I carabinieri, allertati dall’ospedale, hanno controllato dapprima l’account TikTok dei due, poi in particolare quello dell’autore del video in questione. Quindi hanno approfondito il tutto analizzando al dettaglio entrambi i profili. Dopo avere acquisito delle altre informazioni sui due, chiedendo aiuto anche al personale sanitario che li aveva soccorsi, hanno segnalato i loro nomi. A quel punto hanno avviato una denuncia che ha un peso non indifferente.