Pagare un bicchiere di acqua al bar è giusto o sbagliato? Ecco cosa è successo a Milano e cosa ne pensa l’opinione pubblica.
Sta circolando sui social la foto di uno scontrino di un bar di Milano. Fin qui tutto nella norma, ma sullo scontrino, oltre al caffè, è indicata la voce “bicch acqua”, con importo ovviamente non pari a zero. La vicenda, che risale allo scorso marzo, fa nascere spontanea una domanda. È giusto far pagare un bicchiere di acqua?
Pagare un bicchiere di acqua
L’acqua è un bene prezioso, una fonte che molti credono inesauribile ma che è in realtà non rinnovabile. L’Italia è tra i paesi fortunati che, per la maggior parte del suo territorio, può usufruire di acqua potabile direttamente da fontane pubbliche o dal rubinetto di casa.
Il più delle volte quando ci si reca al bancone del bar per prendere un caffè ci viene subito offerto un bicchiere di acqua fresca. Un gesto di cortesia da parte di chi sta preparando per noi un buon espresso, così come un’abitudine per molti locali.
Meno usuale è però la vicenda che vede coinvolto un avventore che in un bar nel centro di Milano si è trovato, inaspettatamente e non poco, a dover pagare un bicchiere di acqua. L’importo indicato è di 0,70 Euro. Pubblicando sui social network la foto dello scontrino, censurando però il nome del locale, il cliente ha dato il via a non poche polemiche e interazioni.
Su questo tema possiamo dire che l’Italia è letteralmente spaccata in due. Da un lato c’è chi vive al Nord, ormai abituato alla cosa, che sostiene sia tutto nella norma. Dall’altra parte si schiera chi a partire dal Centro per arrivare al Sud trova assurdo far pagare per un gesto che è considerato ospitale.
Tuttavia, lecito o meno, la discussione si è concentrata sul prezzo chiesto dal bar, considerato troppo elevato. Sotto la foto, però, la maggior parte dei commenti è a favore del bar che chiede un compenso per dell’acqua. Per molti infatti, se l’esercente è il primo a pagare un bene è giusto che chieda un compenso, ragionamento più che logico, che però si scontra con la sopra citata presunta accoglienza.
Ma perché secondo molti è giusto far pagare un bicchiere di acqua al banco?
Pagare l’acqua è giusto per molti
La questione di pagare per un bicchiere di acqua in un bar varia senza dubbio a seconda delle normative e delle tradizioni culturali del luogo in cui ci si trova. In molte parti del mondo, è considerato normale chiedere o ricevere direttamente una caraffa o un bicchiere di acqua gratuitamente, che sia in un bar o in un ristorante.
Tuttavia, ci sono alcune eccezioni o situazioni in cui potrebbe essere giustificato chiedere un pagamento per l’acqua, vediamo perché.
Per quanto il nostro paese sia per lo più servito da un’ottima rete idrica, non sempre è possibile usufruire dell’acqua del rubinetto. Di conseguenza, alcuni bar possono servire acqua in bottiglia, che rappresenta di per sé un costo per l’esercente. In questo caso, incidono molto anche la tipologia e il marchio di acqua servita.
Se un bar offre acqua di alta qualità, come l’acqua filtrata o proveniente da fonti particolari, potrebbe essere richiesto un pagamento aggiuntivo per coprire i costi di produzione e la qualità superiore dell’acqua. In alcune regioni, invece, è una pratica comune quella di addebitare un “coperto” o una “tassa di servizio” per coprire i costi generali del servizio fornito dal bar, acqua inclusa.
Tuttavia, in generale, nei paesi in cui l’acqua del rubinetto è potabile e disponibile gratuitamente, molti bar e ristoranti tendono a fornire l’acqua gratuitamente o a un costo minimo, specialmente se vista come servizio di cortesia per i clienti.
La domanda da farsi a questo punto, non è più se sia lecito o meno pagare per un bicchiere di acqua, ma che tipo di acqua sia stata richiesta (o offerta), cosa che nel post non è specificata.