A gennaio alcuni lavoratori potrebbero vedere un aumento in busta paga. Vediamo a chi spetta e per quale motivo.
Capita molto spesso ai lavoratori dipendenti con contratti di lavoro subordinati di accumulare nel corso dell’anno ferie e permessi dei quali finiscono per non godere appieno. Questi devono essere necessariamente goduti entro la fine dell’anno, ovvero il 31 dicembre. Pertanto i permessi non goduti nell’anno 2022 possono far crescere la busta paga relativa al mese di gennaio di alcuni lavoratori.
Permessi non goduti in busta paga a gennaio
La data di scadenza è ormai prossima e sempre più lavoratori iniziano a chiedersi e a informarsi se rientrano nella categoria di coloro che si vedranno accreditare i permessi non goduti in busta paga. In questo periodo economico particolarmente difficile, ogni entrata extra è vista come una manna dal cielo.
Vediamo di approfondire il discorso e di vedere chi saranno i fortunati che dal prossimo mese potranno avere una busta paga più alta per via dei permessi non goduti. E soprattutto, a quanto ammonta l’aumento.
Permessi e ferie, le differenze
Spesso vengono chiamati Rol, e non sono altro che delle ore accumulate ogni mese in base alle ore lavorate. Grazie a queste ore è possibile assentarsi dal lavoro o entrare e uscire in anticipo. Dei veri e propri permessi da utilizzare in caso di necessità da parte del dipendente. Non andranno in alcun modo a intaccare la sua condotta o la sua paga giornaliera, in quanto spettanti di diritto.
Il metodo di impiego dei permessi dipende dalle singole aziende, alcune necessitano di approvazione preventiva da parte dei superiori, per altre è sufficiente una comunicazione verbale o via email.
Alcune categorie di lavoratori che non ne hanno usufruito nel corso dell’anno li vedranno retribuiti al 100% in busta paga a gennaio.
Le ferie invece sono i giorni che mensilmente si maturano per assentarsi dal lavoro. La distinzione principale sta nel fatto che i permessi non goduti possono essere riconosciuti sotto forma di denaro, oltre a poter essere aggiunti alle ferie per allungare il proprio periodo di vacanza.
Le ferie invece, essendo un vero e proprio diritto al quale il lavoratore non può rinunciare, vengono generalmente fatte smaltire entro un certo termine.
A chi spetta il pagamento dei permessi non goduti
L’erogazione dei permessi non goduti sotto forma di accredito in busta paga non spetta a tutti i lavoratori, Inoltre è bene specificare che non c’è una norma che regoli il pagamento in busta paga di tali permessi non fruiti nel corso dell’anno corrente, quindi il discorso resta ipotetico, per quanto possibile a discrezione delle aziende.
Un’altra specifica d’obbligo è che non è ancora possibile stabilire quali saranno gli importi riservati ai singoli dipendenti. Infatti le cifre variano sia in base al tipo di contratto che si ha, sia in base a quanti permessi sono stati maturati ma non goduti.
Le regole per l’erogazione dei contratti non goduti sono infatti determinate dai singoli contratti collettivi nazionali. Motivo per cui solo in alcuni casi è possibile fornire un dato certo solo ad alcune tipologie di lavoratori appena scatterà la data di scadenza di maturazione.
Per alcuni contratti invece, i permessi non goduti non scadranno e potranno essere utilizzati anche nel corso del prossimo anno. Ad oggi, l’unico modo per sapere effettivamente se a gennaio si potrà usufruire dell’aumento in busta paga per i permessi non utilizzati, è fare riferimento alle disposizione del proprio contratto di appartenenza.
Le categorie che avranno un aumento in busta paga a gennaio
Come già anticipato, per sapere la corretta data di accredito è necessario rifarsi alla tipologia di contratto di appartenenza di ciascun lavoratore.
Per alcune categorie le indicazioni sono molto chiare. I dipendenti del settore del commercio, ad esempio, potranno usufruire dei permessi dei quali non hanno goduto anche dopo la scadenza dell’anno in cui si sono maturati, a patto che il datore di lavoro sia d’accordo.
In questo caso si potrà usufruire dell’aumento o a gennaio o nella busta paga di luglio, sempre a discrezione dell’azienda e del datore di lavoro. Per quanto riguarda invece i lavoratori del settore alimentare, dell’artigianato e degli estetisti, l’erogazione del corrispettivo dei permessi non goduti avverrà direttamente nella busta paga di gennaio 2023.
I lavoratori che hanno un contratto nei settori dell’edilizia, del turismo e degli autotrasporti, invece, dovranno attendere fino ai mesi successivi, ma sempre del 2023.