Il Ministero dell’Istruzione, qualche settimana fa ha inviato una circolare a tutte le scuole italiane sottolineando il limite di tempo entro il quale si sarebbero dovuti svolgere gli esami di riparazione. Si tratta della fine di agosto e non oltre.
In questi giorni è stata inviata una correzione tramite la quale il Ministero ha specificato che il recupero dei debiti formativi si terrà fino all’8 settembre 2023.
La decisione è stata precisata mediante una nota ufficiale, facendo riferimento alla regolamentazione del 2007 che era stata introdotta dall’ex Ministro Fioroni.
Cosa è cambiato in questi anni
Il ministro Fioroni ai tempi aveva stabilito come termine ultimo per la verifica dei debiti formativi, il 31 agosto. Poi però è stata osservata una tolleranza che ha permesso lo svolgimento degli esami fino alla prima settimana di settembre, in modo tale da non andare oltre il giorno di inizio delle lezioni.
Si chiarisce che i debiti formativi scolastici sono delle insufficienze che vanno colmate al termine del primo o del secondo quadrimestre. In caso di promozione, se l’insufficienza non viene recuperata si viene “promossi con debito formativo”. Questo va colmato a settembre per accedere all’anno successivo. In caso contrario si viene rimandati e quindi si rischia di dover ripetere l’anno.
Gli studenti hanno tempo fino all’8 settembre per recuperare il debito formativo
La nuova circolare è stata inviata il 15 giugno scorso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Tramite l’avviso è stato chiarito nuovamente, che quest’anno la scadenza sarà prorogata fino all’8 settembre, come gli altri anni. La decisione è stata presa per cercare di andare incontro alle necessità organizzative delle varie scuole. Ma soprattutto per garantire la serenità agli istituti scolastici e alle famiglie coinvolte.
Il Ministro Giuseppe Valditara ha dichiarato che non ci saranno modifiche alla prassi che si segue ormai da parecchi anni nelle scuole. Per cui si permetterà come sempre, agli studenti, di sostenere gli esami di recupero entro la data indicata senza cambiamenti di alcun genere.