Il glicine è una splendida pianta ornamentale, facile da coltivare ma che richiede comunque le giuste attenzioni. Ecco come potarlo al meglio.
Gli appassionati di giardinaggio lo sapranno già, febbraio è il mese perfetto per potare la maggior parte delle piante. Un periodo tra il freddo inverno e l’arrivo della primavera che si dimostra ideale per la potatura di molte piante presenti sui nostri balconi e nei nostri giardini. In particolare il Glicine beneficia moltissimo della potatura durante questo mese. Vediamo come prendersene cura.
Il Glicine, come potarlo e prendersene cura
Noto per essere una pianta ornamentale davvero molto scenica, il Glicine è in grado di abbellire qualsiasi giardino o cortile. La troviamo spesso arrampicata su recinzioni o pendente su pergolati e terrazze. Non è raro vedere il Glicine arrampicato anche su altri alberi. Si tratta di una pianta piuttosto semplice da curare, ma ha comunque bisogno delle giuste attenzioni per poter crescere rigoglioso.
Proprio per questo motivo è consigliabile effettuare la potatura durante il mese di febbraio, poco prima che la pianta cominci a svegliarsi per la sua fioritura.
Il Glicine è una pianta originaria prevalentemente dell’Asia. Un arbusto particolarmente vigoroso e rampicante che fiorisce tra aprile e giugno diffondendo nell’aria un gradevole odore. Anche a fioritura terminata, la pianta continua a essere estremamente decorativa grazie alle tantissime foglie di un colore verde particolarmente brillante. La pianta è adatta ad essere coltivata sia in vaso che direttamente a terra, in entrambi i casi è importante ricordare quanto sia vigorosa, pertanto le sue radici potrebbero danneggiare il vaso o eventuali pavimentazioni vicino al terreno. Le piante di glicine, a seconda della loro varietà, possono arrivare addirittura a 10 o a 30 metri di altezza.
Non si direbbe, ma il Glicine appartiene alla famiglia delle piante leguminose, caratteristica che gli fornisce la giusta resistenza al freddo e alle malattie. I suoi rami e le sue radici sono lunghi e molto solidi, motivo per cui si trova spesso come rampicante anche sui muri.
Tra le molte varietà di glicine esistenti la più comune nel nostro paese è sicuramente quella con i fiori a grappolo viola che scendono verso il basso.
Vediamo dunque come effettuare la migliore potatura per rendere il glicine vigoroso.
La potatura del Glicine
Se ci si prende cura di un glicine è bene ricordare che i momenti per la potatura sono essenzialmente due. Il primo caso di potatura è in inverno, nel periodo di quiescenza della pianta e prima della ripresa vegetativa, per il quale febbraio è il mese ideale.
In questo caso si dovranno accorciare i rami che abbiano almeno un anno di età, lasciando solamente poche gemme. Successivamente si può intervenire anche con la potatura estiva, che servirà per lo più a sfoltire le foglie e ad abbellire la pianta. Questa può essere praticata subito dopo la fioritura, ovvero quando i rami iniziano ad allungarsi. Ovviamente la potatura è anche a discrezione della forma e della direzione che si vuol dare alla pianta. L’importante è seguirne attentamente la crescita e indirizzare i nuovi rami per impedire si avvolgano su loro stessi causando “strozzature” che li farebbero morire, in quanto tendono ad arrotolarsi su loro stessi.