Grandi code di stranieri in via Cagni: Prefetto e questore al lavoro

Maxi code in via Cagni e le parole del Prefetto circa l’ipotesi di rendere più forte il servizio. Quello che si sta valutando per risolvere il tutto. Ecco cosa si sa a tal proposito e cosa si potrebbe fare per dare una svolta a tutto questo.

Saccone
Saccone-Imilanesi.it

 Quello che sta succedendo sta sicuramente portando alla formulazione di varie ipotesi per risolvere le problematiche attraverso l’introduzione di un sistema diverso a livello di prenotazioni e non solo. Sono diverse le alternative che si stanno vagliando a tal proposito. I dettagli della situazione in via Cagni e le parole del Sindaco di Milano.

Ipotesi e valutazioni: ecco perchè bisogna intervenire

Come accennato poco fa si parla di un problema importante che sembra riguardare la formazione di grandi code in via Cagni, soprattutto se si parla della presenza di stranieri.

Ecco che a tal proposito si stanno facendo delle valutazioni e delle ipotesi per rafforzare il servizio e la presenza di altri agenti. Si parla inoltre di un nuovo sistema di prenotazioni.

A tal proposito si è espresso il sindaco di Milano, Sala che sta proprio ragionando su questi aspetti e sulle probabili soluzioni per quanto riguarda la condizione di via Cagni dove ogni lunedì vicino alla Caserma Annarumma della polizia statale, si viene a formare una grande coda di gente che seppur faccia freddo, non si muove e attende tanto tempo prima di poter avere accesso all’ufficio immigrazione al fine di richiedere il permesso di soggiorno, soprattutto per ragioni umanitarie.

I punti da valutare: ecco quali sono

Il Sindaco a tal proposito ha detto che ha parlato con il prefetto Renato Saccone durante la presentazione del libro ‘Demetrio’ di Marco Pogliani presso il Teatro Franco Parenti.

Sala
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In tal senso ha detto che sia il prefetto che il questore stanno provvedendo a risolvere la questione e stanno cercando di capire come muoversi.

In che modo? Si cercherà di valutare se è possibile fare riferimento alla presenza di più agenti. Inoltre si cercherà di capire se alcune condizioni caratterizzate da fragilità possono essere gestite diversamente.

In tutto questo si cercherà anche di valutare se vi è la possibilità di poter contare su un sistema di prenotazioni.

Questo è quanto emerso dal confronto tra il sindaco e il prefetto che sembra aver messo in rilievo che qualcosa si sta muovendo dopo quanto accaduto tra la notte del 12 e del 13 Febbraio.

Sembra che si sia vissuto un momento di ansia e tensione proprio vicino alla caserma Annarumma e con la polizia. Tutto proprio a causa della presenza di ben 800 persone che erano difficili da gestire.

La stessa cosa si è verificata il 6 Febbraio e il 23 Gennaio dove si è assistito alla presenza di diversi stranieri che hanno formato grandi file e per tutta la notte.

Nello specifico nella giornata del 23, gli agenti hanno lanciato fumogeni in strada affinchè la folla arrivasse a disperdersi e affinchè il caos sparisse.

Proprio dopo quest’episodio si è provveduto a installare delle transenne al fine di consentire ai poliziotti una miglior gestione della situazione. E in realtà forse qualcosa è migliorato, anche se il disagio è ancora presente, dal momento che sono ancora tante le persone che attendono ore e ore al freddo e di notte.

Perchè si formano queste code: una situazione di tensione

Ecco che dunque ora si aspetta di vedere qualche miglioramento dopo il confronto che si è avuto e che ha visto come protagonisti il Sindaco e il Prefetto.

Un confronto che ha come scopo quello di evitare che vengano a formarsi queste grandi code proprio fuori alla sede del Reparto mobile che oggi sembra rappresentare una succursale dell’Ufficio immigrazione.

Proprio perchè come detto il lunedì, ma anche la domenica vengono ad ammassarsi diversi immigrati che vogliono solo una cosa: procedere al fine di veder avviato il procedimento di regolarizzazione. Eppure ad oggi gli agenti riescono a far fronte a circa 100 richieste o poco più. Ecco che quindi si procederà con i punti elencati poc’anzi che vedono la possibilità di avere più agenti, di gestire per esempio le donne in stato interessante in diverso modo, per esempio facendole andare da un’altra parte. E realizzando un sistema prenotazioni che non si sa se potrebbe davvero funzionare, ma porsi la domanda a tal proposito è sicuramente il primo passo per agire in tal senso.

Ma soprattutto per dare una svolta a questa situazione di disagio e tensione continua.

 

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