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Cronaca

Il glicine di Piazzale Baiamonti potrebbe essere salvato

Il Glicine di Piazzale Baiamonti potrebbe essere ancora salvato. Non bisogna perdere la speranza, perché è ancora detta l’ultima parola. 

glicine- iMilanesi.Nanopress.it

Nonostante dalla decisione dell’amministrazione comunale, siano passati diversi mesi, non si è mai smesso di parlarne.

Il Glicine tiene banco oggi come allora. Presa di posizione dopo presa di posizione, i riflettori si accendono sulla piazza del circolo Combattenti e sul glicine che a breve dovrebbe essere abbattuto per lasciare spazio al Museo Nazionale della Resistenza.

Il glicine ha alle spalle 70 anni di storia alla quale non si può rinunciare

L’albero in realtà ha 70 anni di storia alle sue spalle, per questo l’Associazione dei Giardini in transito, ha lanciato una petizione online alla quale hanno aderito ben 51.000 cittadini tra cui diversi personaggi famosi. Nessuno è a favore del suo abbattimento perché è bellissimo, ma soprattutto è significativo.

Il punto di partenza del sindaco di Milano Giuseppe Sala è stata proprio l’adesione alla petizione da parte dei cittadini. Il sindaco ha infatti affermato che se l’opinione pubblica si muove intorno al Glicine, vuol dire che lo considera molto più importante del museo. Quindi se spostarlo significa spendere troppi soldi, allora probabilmente si dovrebbe pensare a rinunciare al museo o realizzarlo altrove.

Poi il sindaco ha concluso il suo messaggio informando coloro che dovranno prendere la decisione definitiva sul da farsi, che chiunque prenderà le sue responsabilità di quanto accadrà. Per adesso si sta cercando di salvare il Glicine risparmiando, se l’unica soluzione dovesse essere spendere tanti soldi oppure rinunciare al museo, Giuseppe Sala punterebbe sulla seconda opzione come la maggior parte delle persone.

Il messaggio di Giovanni Storti è chiaro e non lascia spazio a dubbi

Giovanni Storti comico facente parte del trio Aldo Giovanni e Giacomo, si è esposto ancora una volta sulla questione inviando un video al circolo e chiedendo di risparmiare sia i soldi, che la pianta prendendo come simbolo della Resistenza e del rinnovamento della Repubblica proprio il glicine.

Giovanni Storti- iMilanesi.Nanopress.it

Poi ha affermato che non si può sacrificare la vita e quindi la natura per il cemento. Tra la pianta e il museo, ad avere la precedenza assoluta è sicuramente il glicine.

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Giusy Pirosa