Rider rapinato da due donne a Milano: è solo uno dei numerosi episodi che evidenziano i rischi che i lavoratori di questo settore affrontano quotidianamente. Cosa è accaduto
Il lavoro dei rider, spesso considerato un’opportunità economica per molti giovani, è stato oggetto di dibattito negli ultimi anni. Questa professione, che coinvolge la consegna di cibo e altri beni a domicilio, può presentare diversi rischi per la sicurezza dei lavoratori. Un recente episodio avvenuto a Milano ha evidenziato la pericolosità di questa professione, quando un rider è stato vittima di un’aggressione da parte di due donne.
Rider aggredito e rapinato da due donne: lo stratagemma con cui si è salvato
Nella notte di lunedì 12 giugno, un giovane pakistano di 26 anni è stato avvicinato da due donne, una tunisina di 18 anni e un’algerina di 20, ai Bastioni di Porta Venezia. Si sono approcciate con la scusa di chiedere una sigaretta. Tuttavia, la situazione si è rapidamente trasformata in una trappola. Le malviventi hanno proposto al rider un rapporto sessuale a pagamento. A quel punto, una di loro ha afferrato la sua bicicletta elettrica, mentre l’altra ha minacciato il giovane con un sampietrino, richiedendo denaro.
Nonostante il pericolo evidente, il coraggioso lavoratore ha mostrato loro un portafogli vuoto. Ha, dunque, cercato di convincerle a seguirlo fino a uno sportello bancomat per effettuare un prelievo. Nel frattempo, le due donne hanno approfittato della situazione per sottrargli due power bank dallo zaino. Durante il percorso, in via Senato, una delle rapinatrici ha estratto un coltello, minacciando di ferire il rider se non avesse consegnato il denaro richiesto.
Con una mossa astuta, il rider ha inventato la scusa di uno sportello bancomat fuori servizio, riuscendo così a guidare le donne fino all’ingresso della questura più vicina. In quel momento, ha afferrato una delle rapinatrici e ha chiamato a gran voce l’intervento degli agenti di polizia di guardia. Nonostante l’altra donna sia riuscita a scappare, è stata rapidamente raggiunta e bloccata dalle forze dell’ordine. La sua è stata un’azione furba ed estremamente efficace.
Questo episodio rappresenta un esempio drammatico della pericolosità che può accompagnare il lavoro dei rider. Spesso impegnati a percorrere le strade delle città in solitudine, i rider sono esposti a vari rischi, tra cui rapine, aggressioni e incidenti stradali. La natura stessa della loro professione, che richiede consegne veloci e precise, li espone ad ambienti sconosciuti e ad interazioni con persone di diverse estrazioni sociali, aprendo la porta a potenziali situazioni pericolose.