Incubo della febbre del Nilo e Usutu virus. Il monitoraggio dell’Istituto Superiore della Sanità ha riscontrato positività in un gruppo di volatili in Lombardia e di zanzare a Catania
La sorveglianza integrata del West Nile e dell’Usutu virus, avviata a maggio, ha già rilevato casi positivi in un gruppo di uccelli appartenenti alle specie bersaglio, come cornacchie, gazze e ghiandaie, nella provincia di Varese. Inoltre, sono state identificate positività anche in un gruppo di zanzare a Catania. Queste informazioni emergono dal primo bollettino periodico della sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus, redatto dal Dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, dal Centro studi malattie esotiche dell’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, e dal Ministero della Salute.
Febbre del Nilo e dell’Usutu virus: quali sono le informazioni rilevanti
Lo scorso anno, dall’estate all’autunno, in Italia sono stati segnalati 588 casi confermati di infezione nell’uomo. 76 di essi in Lombardia, con 7 decessi, di cui 26 in forma neuro-invasiva.
Nonostante al momento non siano stati segnalati casi confermati di infezione da virus West Nile contratti nei mesi di aprile e maggio 2023, l‘Istituto Superiore di Sanità mette in guardia sul possibile aumento della circolazione di questo o di altri patogeni trasmessi da insetti nelle prossime settimane. Le emergenze idro-geologiche, come l’alluvione in Emilia Romagna, potrebbero contribuire ad accelerare la diffusione del virus attraverso le zanzare.
Le inondazioni, le esondazioni e le alluvioni sono associate a un aumento del rischio di alcune malattie infettive, tra cui le arbovirosi trasmesse dalle zanzare, come il virus West Nile, endemico in Italia, e i virus del dengue e della chikungunya, che hanno causato focolai sporadici nel nostro paese. Attualmente, non esiste un vaccino disponibile per prevenire queste infezioni, ma si raccomanda di ridurre l’esposizione alle punture di zanzara come misura preventiva. Le Agenzie di Tutela della Salute (ATS) hanno già attivato interventi per contrastare la diffusione delle zanzare.
Fulgenzio Ferri, direttore del servizio Igiene sanità pubblica, salute-ambiente di ATS Brescia, spiega che sono state inviate ai Comuni delle note specifiche. Esse sottolineano l’importanza delle misure preventive per combattere le zanzare e prevenire le arbovirosi. Tra le precauzioni consigliate vi è l’eliminazione di acqua stagnante nei sottovasi e l’avvio di interventi periodici di disinfestazione. Nel caso di segnalazione di positività, vengono adottate misure di secondo livello, che includono disinfestazioni nella zona di residenza della persona risultata positiva.
Come si diffonde il patogeno
Tuttavia, è difficile influenzare le abitudini delle persone in relazione a virus tipici di altre latitudini, come quelli dell’Africa e dell’Asia. Come ricorda Ferri, alla base della diffusione di questi virus nelle nostre zone vi è principalmente la circolazione di persone e merci, e le zanzare possono sopravvivere a lungo sui bagagli, ad esempio. Pertanto, è fondamentale anche il controllo veterinario per individuare precocemente la circolazione del virus. In Lombardia, sono state individuate 43 zone in cui vengono posizionate trappole per raccogliere i vettori. É l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana che si occuperà di analizzarli.
Claudia Nassuato, direttore ad interim del Servizio sanità animale del Dipartimento veterinario di ATS Brescia, evidenzia che nella provincia di Brescia sono state identificate 7 zone. A partire da giugno, inizieranno le catture quindicinali di zanzare fino a quando non saranno individuate positività. La sorveglianza viene estesa anche agli equidi.
La diffusione del West Nile e dell’Usutu virus rappresenta una minaccia per la salute pubblica in Italia. È necessario un approccio integrato che coinvolga sia la prevenzione delle punture di zanzara che il controllo veterinario per individuare tempestivamente eventuali casi positivi. Inoltre, è importante sensibilizzare la popolazione sull’importanza di adottare misure preventive, come l’eliminazione di potenziali luoghi di riproduzione per le zanzare. Solo attraverso un impegno collettivo sarà possibile affrontare efficacemente questa minaccia e proteggere la salute di tutti.