Il sindaco di Milano, Beppe Sala, proprio alla vigilia del 25 aprile ricorda uno degli eventi più importanti per il nostro territorio e promette il suo totale impegno per far risorgere Milano come successo in occasione della Liberazione d’Italia, trovando le giuste soluzioni a tutti i problemi della sua città.
In un lungo discorso il sindaco di Milano ha ricordato il significato della Liberazione d’Italia dal nazifascismo, momento in cui Milano, così come l’Italia e l’intera Europa, sono risorti tutti insieme.
La liberazione dell’Italia dal nazifascismo fu ed è ancora oggi un nuovo inizio per tutto il paese. Troppo spesso però dimentichiamo cosa tutto questo voglia dire per ciascuno di noi, commettendo così un errore troppo grande.
La libertà di cui godiamo oggi è il frutto della resistenza dei nostri padri e delle nostre madri di un tempo
Le libertà di cui godiamo adesso ci sono state garantite dalle madri e dai padri che hanno combattuto per lasciarci tutto questo. Le loro battaglie sono durate anni e sono state portate avanti con tanta pazienza e coraggio. Spesso tutte le libertà che abbiamo garantite vengono erroneamente sottovalutate, questo è ciò di cui tutti noi dovremmo pentirci.
La libertà e la democrazia fanno parte del 25 Aprile grazie alle generazioni passate che hanno fatto il possibile per liberarci dal terrore. Per cui adesso tutti noi dobbiamo chiederci se in questi 78 anni è stato fatto abbastanza per le future generazioni. Oppure se è il caso di continuare a costruire delle regole, dei diritti tutti insieme per i nostri figli, nipoti e così via.
La sfida della contemporaneità spiegata dal sindaco Giuseppe Sala
Quella di oggi è una sfida della contemporaneità, un modo per vivere il presente e puntare ad un futuro maggiormente ricco. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, sarà presente sul palco domani in piazza Duomo. Qui parlerà ancora una volta di tutti quegli obiettivi per i quali ciascuno di noi deve combattere a favore della società.
Non nasconde di essere totalmente contrario alle nuove disposizioni del governo Meloni, che secondo il suo punto di vista ci vuole portare indietro nel tempo. Poi parlando dei suoi figli ha dichiarato di essere felice che parlino bene l’inglese, perché è una delle lingue che tutti quanti noi dovremmo conoscere.
Il sindaco non poteva non parlare poi delle famiglie formate da genitori dello stesso sesso e delle recenti novità che tolgono loro la possibilità di dichiarare i figli all’anagrafe. Nonostante il nostro modello di società sia ben diverso, adesso sempre in onore del 25 aprile, bisogna fare il possibile perché anche queste famiglie possano godere dei diritti.