Nei propositi di chi ha ideato il progetto di Merlata Bloom c’è quello che mira a farlo diventare un vero e proprio “luogo di vita”.
Milano ha un nuovo centro commerciale. Inaugurato il Merlata Blooom, uno spazio di oltre 70mila metri quadrati. Di questi, 5mila sono dedicati ad aree verdi interne. Un luogo dove poter passeggiare tra 210 negozi e 43 ristoranti, arricchito, inoltre, da una multisala e da una sala giochi.
Il direttore del nuovo centro commerciale, Alessandro Ossena, ha affermato che Merlata Bloom è un progetto diverso dal solito. È stato infatti integrato “nella rigenerazione urbana dell’intero quadrante nord – ovest di Milano”.
Al centro del progetto c’è, infatti, la parte dedicata al commercio, che ha, però, il ruolo di “attivatore sociale”. Un progetto che ha visto il coinvolgimento dei residenti in prima persona.
Attraverso dei sondaggi nel quartiere e delle visite al cantiere nelle giornate in cui le porte erano aperte, i residenti hanno espresso i propri pensieri. Lo stesso nome Bloom, termine inglese che significa germoglio è il risultato di un’indagine tra i cittadini.
Nella prima fase dei lavori non sono mancate anche delle grandi discussioni come ha sottolineato il presidente di Merlata Mall, la società che ha sviluppato il progetto, Sergio Zuncheddu.
Hanno aperto il cantiere ad aprile-maggio del 2020 in piena crisi pandemica. Due anni dopo aver acquistato il terreno. I lavori sono stati poi co-finanziati da Cetrus, da ImmobiliarEuropea e da Sal service.
Marco Balducci amministratore della Nhood Holding e membro del cda di Merlata Mell, ha tenuto a sottolineare che le decisioni prese in quel particolare momento storico sono state molto coraggiose.
Gran parte della commercializzazione è “stata fatta infatti in smart working”. Nonostante questo, hanno portato avanti il lavoro grazie anche al fatto che tutti hanno fortemente creduto in questo progetto.
Carlo Masseroli, Responsabile dello sviluppo e della strategia di Nhood Services Italy, ha tenuto a sottolineare che Merlata Bloom “diventa spazio di relazione fra luoghi e persone, un luogo cioè totalmente privato, ma di interesse pubblico”.
E ha definito il centro come una “Cerniera spaziale e funzionale tra il quartiere residenziale UpTown di cascina Merlata e il distretto dell’innovazione Mind”, il distretto innovativo di Milano.
Qui la società realizzerà anche “un campus per migliaia di studenti delle facoltà scientifiche dell’Università di Milano”. Inoltre, ha concluso l’assessore Tancredi, la stazione ferroviaria Mind Merlata, in fase di costruzione ci sarà grazie agli “oneri di urbanizzazione di questo intervento”.
Non sono mancate naturalmente le polemiche. Il caprogruppo dei Verdi al comune milanese, Carlo Monguzzi, ha definito Merlata Bloom come una “colatona di cemento green e scintillante”.