Ottime notizie per alcune persone sul fronte pensioni, a gennaio 1500 Euro in più se si rispettano degli specifici requisiti.
Con l’arrivo del nuovo anno, alcuni pensionati potranno tirare un altro sospiro di sollievo. Per alcune categorie, infatti, è previsto un sussidio fino a 1.500 Euro a partire da gennaio 2023. A beneficiarne sarà chi in passato ha usufruito dell’APE e si trova a compiere 67 anni si età. Ecco i dettagli.
1500 Euro in più sulla pensione a partire da gennaio, a chi spettano
Inutile dirlo, negli ultimi tempi ogni bonus o incentivo è visto in modo più che positivo.
A causa dei vari rincari, i costi delle bollette e della spesa sono aumentati non poco, eppure stipendi e pensioni sono sempre gli stessi. Le famiglie con uno stipendio medio già faticano ad arrivare a fine mese, ma la categoria più colpita è senz’altro quella dei pensionati. Si stima infatti che circa il 40% dei pensionati italiani viva con una pensione pari o inferiore ai 1.000 Euro al mese.
Per questo ogni notizia riguardante un sussidio destinato ai cittadini fa si che qualcuno possa gestire al meglio le proprie spese senza arrivare a fine mese tirando la cinghia.
Intanto per il prossimo anno il nuovo Governo si è già detto al lavoro per riequilibrare la situazione, quindi secondo le dichiarazioni è solo questione di tempo prima di rientrare nelle spese quotidiane.
Il bonus proposto dall’INPS prevede una maggiorazione sulla pensione che può arrivare fino ai 1.500 Euro per singolo individuo e spetterà a tutti coloro che hanno usufruito dell’ APE sociale e che compiono 67 anni.
Cos’è l’APE e perchè prevede una maggiorazione sulle pensioni?
Per APE si intende l’Anticipo Pensionistico a Carico dello Stato italiano. In poche parole, l’INPS eroga da parte dello stato un anticipo di pensione a determinate categorie, permettendo loro di anticipare il proprio ritiro dal mondo del lavoro e di andare in pensione a 63 anni. Con questa formula, chi ha beneficiato in passato dell’APE ed è in procinto di compiere 67 anni passerà automaticamente alla “classica” pensione di anzianità.
Ovviamente la pensione regolare prevede un importo maggiore rispetto alla pensione anticipata garantita dallo Stato. Si pensi anche che il pensionamento per raggiungimento di età avviene a 67 anni e quindi si può usufruire di altri 4 anni di versamenti contributivi rispetto alla pensione anticipata. Nonostante ciò, spesso si presentano condizioni che portano a richiedere il pensionamento anticipato, nonostante le difficoltà economiche, quindi l’adesione è stata tutt’altro che scarsa.
Proprio per questo motivo, chi ha usufruito della pensione anticipata si troverà a ricevere 1500 Euro in più: raggiunta l’età pensionabile di 67 anni, gli individui che hanno usufruito dell’APE sociale cambieranno categoria di appartenenza, rientrando di diritto nelle pensioni di anzianità. É quindi necessario presentare anticipatamente domanda per il cambio di categoria prima del compimento di 67 anni.
La cifra massima erogabile sarà di 1500 Euro in un anno, e anche se i contributi accumulati fossero una cospicua somma non sarà possibile superare tale importo. La cifra erogata risulta maggiorata anche grazie all‘incremento della tredicesima mensilità per i pensionati, previsto per il mese di dicembre 2022.
Dal prossimo anno, quindi, c’è chi vedrà ogni mese decine o centinaia di euro in più sul proprio cedolino pensionistico.