Lomellina, focolaio di aviaria in un allevamento di polli, anatre e animali selvatici

Lomellina: registrato un focolaio di aviaria in un allevamento di animali selvatici, polli ed anatre, a seguito di un controllo dei veterinari dell’Ats Pavia. 

Allevamento di polli
Allevamento di polli -imilanesi.nanopress.it

I veterinari dell’ATS di Pavia hanno rintracciato un focolaio di aviaria in un allevamento di animali selvatici in Lomellina. precisamente a Galliavola, a Pavia. Il ceppo individuato dagli esperti è l’H5N1. Abbattuti già diversi capi di bestiame infetti, dopo i controlli effettuati sul posto. Ecco qual è la situazione all’interno degli allevamenti del posto e quali sono le misure sanitarie che saranno attuate, al fine di tenere sotto controllo la diffusione dell’influenza che ha colpito diversi capi di bestiame nell’allevamento di animali selvatici posto sotto esame dagli esperti.

Lomellina, focolaio di aviaria in un allevamento

A Galliavola, a Pavia, nella Lomellina, è stato individuato un focolaio di aviaria in un allevamento di polli, anatre ed animali selvatici. I capi di bestiame, infetti dal ceppo H5N1, sono stati già abbattuti, ma continuano le analisi sugli animali presenti sul posto, dove sono arrivati i veterinari dell’ATS Pavia.

In totale, sono stati abbattuti circa 100 capi di bestiame e delineata una zona di protezione che riguarda non solo Galliavola ma anche altre zone, come Villa Biscossi, Ferrera Erbognone, Pieve del Cairo e Lomello. Inoltre, saranno sottoposti a sorveglianza altri 26 centri.

La protezione di tali luoghi sarà attiva fino al 21 novembre, giorni durante i quali il pollame sarà posto in isolamento e ogni spostamento eventuale dovrà avere prima l’autorizzazione dei veterinari di ATS.

Fattoria
Fattoria – imilanesi.nanopress.it

I divieti e il registro visitatori

Al fine di tenere sotto controllo la situazione ed evitare che il ceppo dell’aviaria individuato all’interno dell’allevamento della Lomellina si espanda ad altri animali, sono state fornite delle direttive precise.

In primis, la creazione di un registro di visitatori che giungono all’interno degli allevamenti. Inoltre, è imposto un divieto di trasporto del pollame dai frigoriferi e dai macelli.

La zona di sorveglianza permetterà, inoltre, di attuare il censimento di tutte le aziende avicole presenti sul territorio e dei vari animali in esse allevati fino al 30 novembre 2022.

Oltre a tali disposizioni, sarà attuata anche una sorveglianza virologica e sierologica al fine di comprendere se il ceppo dell’aviaria si diffonda all’interno di quella che è stata definita zona di protezione.

Nei prossimi giorni, dunque, si dovrà procedere seguendo tali indicazioni, affinché venga evitato che l’influenza aviaria possa diffondersi anche ad altri animali che dovrebbero essere necessariamente abbattuti.

Impostazioni privacy