L’INPS ha preso una decisione che scontenta alcuni pensionati. Che cosa è stato deciso in merito alla 13esima e alla 14esima?
Nel nostro Paese circa un quarto della popolazione totale ha chiuso la propria attività lavorativa e ora si sta godendo la meritata pensione. Non tutti, però, sono soddisfatti dell’assegno mensile percepito, specie in un momento così complicato dal punto di vista economico.
In Italia si va in pensione a 67 anni e con almeno 20 anni di contributi versati. Per quanto concerne la pensione anticipata, invece, chi ha versato 42 anni e 10 mesi di contributi potrà andare in pensione anche prima di questo limite temporale. Per le donne, invece, servirà aver versato 41 anni e 10 mesi di contributi per la ricezione della pensione anticipata. L’assegno mensile varia da pensionato a pensionato, in base ai contributi versati nel tempo.
Cosa è stato deciso dall’INPS, di recente, in merito alla 13esima e alla 14esima di alcuni pensionati del nostro Paese? La decisione ha scosso un buon numero di persone. Alcuni soldi saranno trattenuti dal cedolino di alcuni pensionati. Scopriamo insieme il perché.
La decisione dell’INPS sulle mensilità aggiuntive per alcuni pensionati: ecco la triste notizia
Alcuni pensionati del nostro Paese, oltre alle normali pensioni mensili e alla tredicesima di fine anno, percepiscono anche la quattordicesima. Essa è riservata alle fasce di pensionati in possesso di un reddito annuo inferiore a una determinata soglia.
La tredicesima mensilità spetta a tutti i pensionati, compresi quelli in possesso della pensione di vecchiaia o del trattamento minimo INPS. Essa, solitamente, viene pagata con il cedolino del 1° dicembre ed è di valore uguale rispetto a quello di ogni assegno mensile spettante al singolo pensionato, in base ai contributi versati nel corso della propria vita lavorativa.
La quattordicesima mensilità, invece, spetta a tutti quei pensionati che hanno compiuto almeno 64 anni d’età e che non sono in possesso di un reddito annuo superiore al doppio della minima. Solitamente, la quattordicesima si riceve a luglio, ma in alcuni casi essa potrà essere posticipata a dicembre.
Tale mensilità aggiuntiva varia di caso in caso. Ogni pensionato che rispetta i requisiti, infatti, potrà contare su una somma sul conto corrente a luglio variabile fra i 365 euro minimi e i 655 euro massimi.
Chi dovrà dire addio quest’anno, però, a queste due mensilità aggiuntive? Ecco la decisione dell’INPS, la quale non piacerà assolutamente a diversi pensionati del nostro Paese.
Addio alla 13esima e alla 14esima per questi pensionati italiani
Per alcuni pensionati del nostro Paese potrebbe scattare l’obbligo di restituire – per mezzo di piccole rate mensili – gli assegni relativi alla tredicesima e alla quattordicesima percepite nel 2020. Il motivo? Il fatto di non aver presentato il modello RED 2020 sui redditi dell’anno precedente.
Le trattenute verranno fatte partire già sul prossimo cedolino di giugno 2023. Un po’ di soldi in meno a fine mese per una fetta di pensionati italiani. Una notizia che, siamo certi, non farà piacere a questi pensionati “colpiti” da questa decisione dell’INPS.
Per quanto concerne la quattordicesima, la restituzione avverrà per 24 rate consecutive a cadenza mensile, in modo tale che tutti i soldi possano tornare “indietro” con sicurezza, senza pesare troppo sulle tasche dei pensionati. Nonostante ciò, sono già partite le critiche, dal momento che molti italiani stanno vivendo una situazione di ristrettezze economiche, a causa del carovita e dell’inflazione.
L’INPS ha chiarito questo aspetto con la notifica numero 1661 in data 9 maggio 2023. In riferimento alla tredicesima del 2019 da restituire, l’INPS ha chiarito come la quota totale da restituire sarà di 154,94 euro. Essa verrà scalata da giugno per 12 mensilità.
I recuperi di questi soldi, dunque, sono del tutto automatici. L’INPS ha chiarito anche che eventuali conguagli a credito per il pensionato verranno compensati anch’esso in modo del tutto automatico. Alcuni pensionati potranno ricevere, quindi, qualche soldo in meno sul proprio conto corrente in futuro, a causa della mancata consegna in passato del modulo RED 2020.