Alcuni pensionati potranno beneficiare di notevoli aumenti sul proprio cedolino della pensione mensile. Scopriamo cosa potrebbe avvenire in futuro. Ecco i dettagli.
L’argomento relativo alle pensioni è sempre al centro del dibattito mediatico in Italia. I motivi sono legati sia all’età sempre più lontana per poter accedere alla tanto sperata e attesa pensione, sia alle effettive somme considerate troppo basse. Nel nostro Paese le persone vanno in pensione molto tardi, a differenza di tantissimi altri posti al mondo e nella stessa Europa.
La pensione di vecchiaia, infatti, da noi è fissata a quota 67 anni. Chi ha versato almeno 20 anni di contributi, infatti, non potrà accedere alla pensione prima di questa età in tantissimi casi. Fortunatamente, però, molti lavoratori avranno diritto alla pensione diversi anni prima rispetto a questa soglia limite.
Ci riferiamo a chiunque potrà andare in pensione anticipata. Gli uomini che avranno versato almeno 42 anni e 10 mesi di contributi e le donne che avranno fatto la stessa cosa per almeno 41 anni e 10 mesi, infatti, beneficeranno di questa possibilità anche prima della soglia dei 67 anni di età.
Nel nostro Paese quasi il 30% delle persone è in pensione. Una larga fetta della nostra popolazione, quindi, percepisce un assegno pensionistico all’inizio di ogni mese. Esso varia in base agli anni di lavoro svolti e ai contributi versati. Mediamente, però, la somma pensionistica mensile non supera gli 800 euro per una buona metà dei 16 milioni di pensionati presenti.
Oltre 2 milioni di pensionati, poi, beneficiano solo della cosiddetta pensione minima, vale a dire un trattamento integrativo dell’INPS, che permette a tutti di arrivare a una cifra definita, per così dire, “accettabile” da parte dello Stato.
In questo articolo, però, scopriremo di quanto potrà aumentare la pensione per alcuni pensionati e cosa accadrà in futuro. Ecco la piacevolissima notizia per molte persone in pensione.
Aumenti per questi pensionati: ecco i dettagli
La situazione economica non proprio semplice dell’ultimo periodo ha fatto in modo che il Governo abbia pensato ad alcuni aumenti sostanziali relativi sia agli stipendi netti – con il taglio del cuneo fiscale per alcuni lavoratori dipendenti – che alle pensioni. Strategie per provare a combattere l’inflazione e il carovita e per far tirare un bel sospiro di sollievo a milioni di lavoratori e pensionati italiani.
Restando nell’ambito delle pensioni, scopriamo gli incredibili aumenti che si sono registrati nel corso dell’ultimo periodo e cosa accadrà in futuro a una specifica fetta di pensionati italiani.
In questo articolo ci focalizzeremo sulle pensioni minime e sugli aumenti che avranno in futuro alcuni pensionati del nostro Paese. Fino a dicembre 2022, la pensione minima raggiungeva la somma massima di 525,38 euro. Il Governo – per mezzo della nuova Legge di Bilancio – ha rivalutato tale somma, portandolo a quota 563,74 euro. Un aumento di ben 38 euro rispetto all’anno precedente.
Cosa accadrà in futuro? Scopriamo le ulteriori belle notizie per tanti pensionati italiani. Ecco tutte le cifre e i casi particolari.
Pensione triplicata in questo caso: scopriamo cosa accadrà in futuro
Come dichiarato a maggio, il Governo ha previsto ulteriori aumenti sulle pensioni minime. L’aumento sarà dell’1,5% per le pensioni minime spettanti agli under 75 e di ben il 6,4% per gli over 75. Si arriverà, quindi, rispettivamente alle somme di 572,20 euro per i primi e di 599,82 euro per i secondi.
Dal 2024, poi, ci sarà una ulteriore rivalutazione sulle pensioni minime. La percentuale, infatti, salirà dall’1,5% al 2,67%. Stando alle ultime informazioni, dunque, si passerà per gli under 75 dai 572,20 euro momentanei ai 578,79 euro in futuro. Il Governo, però, starebbe pensando di anticipare questa rivalutazione già a partire dagli ultimi mesi di quest’anno.
Anche tutte le altre pensioni potrebbero essere rivalutate. Da luglio, inoltre, i pensionati con il trattamento minimo INPS avranno sul proprio cedolino anche tutti gli arretrati sulle rivalutazioni da gennaio fino a oggi. Non sono queste le uniche buone notizie.
Nel mese di luglio, infatti, chi percepisce la pensione minima (e non solo) potrà vedere triplicata la propria pensione. Il motivo è legato a diversi fattori specifici. Oltre alla normale pensione mensile, infatti, tutti quanti riceveranno gli arretrati degli aumenti a partire dal mese di gennaio tutti in una volta sola, come già comunicato dall’INPS. Non è, però, finita qui.
Una larga fetta di pensionati, infatti, nel mese di luglio beneficerà del pagamento della quattordicesima mensilità. Essa potrà essere percepita da tutti i pensionati con più di 64 anni che non abbiano un reddito annuo superiore al doppio di chi percepisce il trattamento integrativo minimo INPS.
La somma della quattordicesima varia di caso in caso. Alcuni pensionati, però, tra pensione, arretrati e quattordicesima potranno vedere triplicata la propria pensione nel mese di luglio. Una vera e propria boccata d’ossigeno.