INPS, quello di marzo sarà un mese importante per i pensionati, che riceveranno finalmente gli aumenti annunciati: in arrivo anche altre misure.
La crisi economica si è fatta molto sentire negli ultimi tempi. Con tante famiglie italiane costrette ad effettuare numerosi tagli per cercare di arrivare alla fine del mese. I rincari relativi ai costi dell’energia, con bollette di luce e gas recanti cifre spesso molto elevate. Ma anche gli incrementi riguardanti i prezzi dei generi alimentari hanno messo letteralmente in ginocchio tanti nuclei familiari. Tra i soggetti maggiormente in difficoltà ci sono senza dubbio i pensionati, specialmente coloro che percepiscono un trattamento pensionistico inferiore ai 1.000 euro. Con questi aumenti la vita diventa davvero difficile per i pensionati, che si affidano al governo nella speranza di poter ottenere qualche soldo in più.
INPS, aumenti delle pensioni a marzo: a chi spettano
In tal senso, la notizia dell’aumento delle pensioni comunicata alla fine del 2022 dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, tutti i pensionati l’hanno accolta con grande entusiasmo. Stiamo parlando dell’aumento del 7,3% dovuto alla perequazione, ovvero la rivalutazione dell’importo pensionistico in base al tasso di inflazione che emerge dai dati ISTAT.
Tuttavia, non sono in pochi i pensionati che si sono lamentati perché in questi primi due mesi del 2023 non hanno ricevuto nemmeno un euro di aumento sulla loro pensione. Niente paura: come ha spiegato proprio il governo, i primi a beneficiare dell’incremento sono stati coloro che percepiscono le pensioni più basse, ovvero quelle entro 4 volte l’importo minimo. Già a marzo dovrebbe arrivare l’aumento per le altre pensioni, ovviamente calcolando anche gli importi mancati di gennaio e febbraio.
In questo mese di marzo sono quindi previsti i nuovi aumenti, che stavolta andranno a riguardare i pensionati con un importo di pensione oltre 4 volte il trattamento minimo: si tratta delle pensioni oltre 2.101,52 euro. La tabella fornita dall’INPS ci aiuta a capire a quanto ammonteranno gli aumenti in base alla pensione percepita. Per coloro che ricevono un trattamento pensionistico entro 4 volte l’importo minimo l’aumento è del 7,3%, ma la percentuale si abbassa con l’aumentare della pensione mensile. La buona notizia per i pensionati con una pensione oltre i 2.101,52 euro è proprio che il mese di marzo è quello in cui riceveranno non solo l’aumento della pensione stabilito in base alla perequazione, ma anche gli arretrati relativi ai mesi di gennaio e febbraio 2023. Per questi pensionati l’aumento previsto è del 6,2%, mentre per le pensioni che vanno da 2.626,91 a 3.152,28 euro è previsto un aumento del 3,869%.
NASPI, bonus, assegno unico: tutte le date
L’incremento è del 3,4% per le pensioni da 6 volte a 8 volte il trattamento minimo (fino a 4.203,04 euro, ndr). E del 2,7% per le pensioni che superano 8 volte il trattamento minimo ma non vanno oltre 10 volte il trattamento minimo (per un massimo di 5.253,80 euro). Infine, per le pensioni che superano 10 volte il trattamento minimo l’aumento è del 2,33%. Per tutti questi pensionati sono in arrivo gli arretrati di gennaio e febbraio. Per farla breve, grazie a questo aumento e all’arrivo degli arretrati la somma aggiuntiva prevista per questo mese di marzo sarà di diverse centinaia di euro.
Per quanto riguarda tutte le altre misure di sostegno, INPS ha comunicato le date per l’erogazione della NASPI, ovvero 8 e 9 marzo. Per la metà del mese di marzo dovrebbe arrivare anche il trattamento integrativo, assieme agli arretrati che riguardano i bonus da 150 e 200 euro. Anche per l’assegno unico INPS ha pubblicato diverse date per l’erogazione di questa misura, tra cui la data del 17 marzo fin qui non ancora annunciata.