Arrivano dei cambiamenti a seguito della legge di bilancio: ecco le decisioni del governo sulle pensioni minime a 570 euro. Approfondiamo insieme.
Arriva l’annuncio: ci saranno novità consistenti sul tema delle pensioni a seguito della legge di bilancio 2023. La legge di bilancio arriverà a breve alle Camere, ed è appena stata decisa dal nuovo Governo. Grazie ai vari comunicati stampa e alle varie dichiarazioni di alcuni ministri registriamo delle importanti novità. Oggi ci concentriamo sulle novità che riguardano la pensione minima a 570 euro, ma non è l’unica modifica discussa. Infatti novità importanti arrivano anche per Quota 103, Opzione Donna, APE sociale e incentivi vari per chi decide di restare ancora nel mondo del lavoro.
Quella di Quota 102 era un’urgenza da affrontare il prima possibile. Questo perché dal primo gennaio 2023, a causa della legge Fornero, si sarebbe presentato il pericolo di uno scalone di cinque anni. Ora vediamo nel dettaglio quali sono le scelte prese, anche se devono ancora ricevere l’approvazione definitiva in parlamento.
I cambiamenti dopo la legge di bilancio
Prima di parlare della pensione anticipata a 570 euro, facciamo un excursus di quelle che sono tutte le decisioni prese dal Governo per l’anno prossimo. Il tema delle pensioni è sempre un tema scottante e pieno di variabili diverse, rappresenta uno dei punti centrali di cui il Governo deve occuparsi. C’è un piano per le pensioni nel 2023, e questo piano prevede l’opportunità di lasciare in anticipo il mondo del lavoro.
Andare in pensione in anticipo sarà possibile, ma solo ad alcune condizioni. Si può accedere a questo beneficio solo in particolari condizioni di salute o al compimento di 62 anni di età e dopo aver accumulato 41 anni di contributi.
Questa misura costerà allo Stato almeno un miliardo di euro, ma costa la metà rispetto all’attuazione di Quota 41 a 61 anni di età. Resta invece molto lontana la possibilità di attuare Quota 41 senza limiti di età.
Si chiama Quota 41 secca e basterà avere alle spalle 41 anni di contributi e non un’età minima per accedere alla pensione. Le pensioni nel 2023 costeranno molto di più allo Stato anche solo per la rivalutazione degli assegni previdenziali al 7,3%. Per quanto riguarda Opzione donna sappiamo che questo regime di anticipo per le donna sarà prorogato anche al 2023, ma saranno apportate delle modifiche. A partire da gennaio le condizioni per accedervi saranno legate anche al numero di figli. Nello specifico si potrà accedere alla pensione se si è dipendenti a 58 anni con due o più figli, a 59 anni con un solo figlio e a 60 anni in tutti gli altri casi.
Segnaliamo anche la reintroduzione del Bonus Maroni, in particolare il cd Bonus Maroni che fu attivo dall’anno 2004 all’anno 2007. Questo bonus è uno sconto contributivo in busta paga del 10% per i lavoratori che decidono di continuare a lavorare pur raggiungendo i requisiti necessari per accedere alla pensione. Adesso vediamo insieme le novità inerenti alla pensione minima a 570 euro.
Novità sulle pensioni minime a 570 euro: tutto quel che devi sapere
Il 2023 riserva davvero molti cambiamenti e sorprese per quanto riguarda il tema delle pensioni. Sono previsti degli aumenti sulle pensioni minime grazie alla rivalutazione del 120% che si attuerà a partire dal 2023. In questo 120% è compreso l’aumento previsto per fronteggiare il problema dell’inflazione. L’inflazione ha infatti raggiunto quota 12% provocando una serie di aumenti su tutti i fronti. Il potere di acquisto è quindi drasticamente calato, e bisogna intervenire con questi provvedimenti volti ad ripristinare in parte il potere di acquisto. Con questi aumenti sulla busta paga, la pensione minima raggiungerà l’importo di 570 euro. Ciò significa che nessuno potrà più ricevere una pensione che sia al di sotto di questa soglia.
Un’ottima iniziativa che aiuta le categorie più deboli economicamente ad affrontare questo deleterio periodo economico. Devono ancora arrivare le conferme ufficiali, ma sembra proprio che i cambiamenti saranno questi.