Sembra impossibile eppure ci sono alcune categorie di pensionati che potranno andare in pensione con 8 anni di contributi. Ecco chi sono.
Per molti lavoratori il pensionamento è una tappa della vita tanto attesa, quanto per altri un incubo. C’è chi è felice di ritirarsi dal mondo del lavoro e potersi ritagliare il proprio tempo e chi invece preferisce essere più produttivo e si scoprirebbe annoiato. Per alcune categorie che lo volessero, c’è la possibilità di un ritiro davvero anticipato dal lavoro, sono soli 8 anni di contributi. Vediamo i dettagli.
Le pensioni in Italia
In Italia la classica pensione di anzianità si raggiunge una volta compiuti 67 anni di età con almeno 20 anni di versamenti contributivi. Nel nostro paese però, sono molte le persone che non riescono a raggiungere la soglia minima di contributi necessari, motivo per cui sono molte le erogazioni di pensioni minime che garantiscono a malapena di sostenere i costi della vita.
Molto spesso andare in pensione è una liberazione, specialmente dopo tanti anni di lavoro duro, ma se l’assegno che si percepirà non è consono alla qualità della vita, il pensionamento può non essere visto in modo positivo.
Oltre alla classica pensione di vecchiaia, è possibile ritirarsi dal lavoro in diversi altri modi e in anticipo. Sono diverse infatti le opzioni per il ritiro anticipato, tra cui la possibilità di andare in pensione con 8 anni di contributi. Una possibilità non per tutti però. Vediamo allora a chi spetta.
In pensione con 8 anni di contributi, ecco per chi
La prima cosa da sottolineare è che non è affatto semplice andare in pensione con soli 8 anni di contributi e, qualora si scegliesse questa opzione, non si può ovviamente aderire agli altri modelli di pensionamento anticipato.
I requisiti sono principalmente contributivi. I lavoratori infatti devono aver compiuto 71 anni di età e devono aver versato 8 anni di contributi a partire dal 1 gennaio del 1996.
Qualora ci fossero contributi versati prima di tale data, non sarà possibile aderire a questa opzione. Qualora questa possibilità venisse meno, è possibile ripiegare sull’assegno sociale, anche lui non privo di requisiti.
Oltre ai 67 anni di età necessari, è richiesta la residenza in Italia da almeno 10 anni e un tetto di reddito personale e, eventualmente coniugale. Il reddito di ciascun individuo non dovrà superare i 6.085,30 Euro annui, mentre quello della coppia non dovrà essere maggiore di 12.170,60 Euro.
Le cifre degli assegni pensionistici
Qualora si abbiano i requisiti per accedere alla pensione con soli 8 anni di contributi, si ha diritto alla cosiddetta pensione di vecchiaia contributiva, che diversamente dalla classica pensione di vecchiaia non prevede vincoli legati agli importi minimi.
Come per le altre pensioni, il calcolo viene effettuato con il cosiddetto sistema contributivo, calcolando che annualmente un lavoratore mette da parte circa il 33% della retribuzione lorda ai fini pensionistici.
È necessario quindi calcolare il 33% dello stipendio lordo annuale, che andrà poi moltiplicato per 8 (gli anni contributivi). In questo modo si ottiene il totale del montante contributivo.
A questa cifra andrà applicato il coefficiente di trasformazione, pari a circa il 6,46% per chi ha un’età di 71 anni. Si calcola quindi il 6,46% del montante contributivo per avere il totale della pensione lorda annuale.