Irpef, ad aprile arrivano le nuove aliquote sulle pensioni

La situazione Irpef potrebbe migliorare per alcuni pensionati, anche se non di molto. Ecco quali sono le nuove aliquote in vigore da aprile.

Donna anziana pensione.
Da aprile arrivano le nuove aliquote Irpef sulle pensioni – Imilanesi.it

Novità in arrivo per i pensionati italiani: da aprile cambiano le aliquote Irpef, e una fascia di pensionati vedrà alleggerito il carico di imposta che finora gravava sulle sue spalle. Nel frattempo, comunque, i dati mostrano come l’Irpef pesi solo su una parte dei lavoratori italiani, risultando un sistema “pieno di buchi”.

La preoccupante groviera dell’Irpef

L’Irpef è una delle imposte più importanti nonché longeve del sistema economico italiano, rappresentando circa un terzo del gettito fiscale. Nome completo “Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche”, si tratta di una tassa il cui pagamento spetta a chiunque percepisca un reddito in Italia, sia che vi sia residente o meno. La particolarità di questa imposta, come in molti sanno, sta nel fatto che la base imponibile varia a seconda del tipo di reddito considerato, oltre ad aumentare progressivamente con l’aumentare del reddito.

Un sistema che, in teoria, promette di funzionare a dovere, ma che all’atto pratico presenta non poche falle. Ad evidenziarlo è la Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale del 2021, che mostra come molti contribuenti italiani riescano a sfuggire all’Irpef grazie ai provvedimenti che tutelano i lavoratori autonomi e alle regole che vigono in materia di regimi forfettari. Il risultato è un maggior peso sulle spalle di lavoratori dipendenti e pensionati, tanto che per un contribuente che paga l’Irpef, due non lo pagano. Una situazione abbastanza preoccupante, che mostra il 91% del totale Irpef coperto da solo il 42% dei contribuenti, per un sistema che invece di rappresentare un punto fermo nel sistema fiscale italiano, non fa altro che minarne la stabilità. 

Nuove aliquote sulle pensioni da aprile: le percentuali

Per fprtuna, il 2024 sembra aprirsi con buone notizie in tema Irpef, almeno per i pensionati: la riforma fiscale prevede nuove aliquote e scaglioni di reddito, che dovrebbero entrare in vigore a partire dal prossimo aprile. Partiamo dalla no tax area che, al contrario di quello che pensano in molti, non è una fascia all’interno della quale la tassa non viene pagata, bensì un’area che prevede importanti detrazioni a fronte di redditi molto bassi. Da aprile 2024, il limite sarà fissato a 15 mila euro all’anno. La nuova fascia reddituale media, invece, andrà dai 15 mila ai 28 mila euro, con un’aliquota al 23%. I pensionati che rientrano in questa fascia, quindi, pagheranno un’imposta minore, anche se di poco, rispetto al passato: parliamo del 2% in meno.

Pensione salvadanaio.
Pensioni e Irpef, da aprile no tax area fino a 15mila euro – Imilanesi.it

Situazione diversa, invece, per le fasce superiori: da 28 mila a 50 mila euro l’aliquota Irpef ammonta al 35%, mentre sopra i 50 mila euro va dal 43% in su. Sebbene le nuove regole entreranno in azione a partire da aprile, sono previsti conguagli relativi ai mesi precedenti, in modo da pareggiare i conti. Se i conguagli relativi alle rate della pensione dei primi 3 mesi dell’anno non dovessero ancora bastare, si proseguirà nello stesso modo per le rate dei mesi successivi.

Parlando di novità, alle rivedute aliquote Irpef si aggiunge anche la rivalutazione delle pensioni per adeguarle all’aumento dell’inflazione, che vede per il 2024 un aumento del 5,4%, in netta discesa rispetto all’8,1% del 2023. Un segnale positivo, che indica un leggero miglioramento per quanto riguarda il costo della vita. La rivalutazione influenzerà, come ogni anno, anche le pensioni minime, il cui importo salirà di 30,68 euro, toccando quota 598,61 euro al mese.

Cresce anche di 17 euro la quota per le pensioni minime di invalidità civile, che ammonta a 333 euro al mese, mentre l’assegno sociale aumenterà di circa 27 euro arrivando a 534,41 euro al mese. Per l’adeguamento è prevista l’attuazione di un criterio decrescente, che vedrà adeguate al 100% le pensioni che superano di 4 volte il trattamento minimo, scendendo progressivamente fino al 22% per le pensioni che lo superano di 10 volte. Aspettando aprile, comunque, per alcuni pensionati c’è tempo fino al 12 febbraio per richiedere le detrazioni per i figli a carico.

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