La morte di Giovanna Pedretti: le tracce di sangue e l’odio social

La ristoratrice Giovanna Pedretti si sarebbe tolta la vita, gettandosi nelle acque del fiume Lambro, dove nel pomeriggio di domenica, 14 gennaio, è stato rinvenuto il suo corpo. 

Giovanna Pedretti con il marito
Giovanna Pedretti, la ristoratrice trovata morta nel Lodigiano (imilanesi.nanopress.it)

Sull’auto di proprietà della vittima sono state trovate delle tracce di sangue, in particolare sui tappetini. L’ipotesi di chi indaga è che la ristoratrice si sia tagliata i polsi prima di gettarsi nelle acque del fiume, ma le indagini proseguono senza lasciare intentata alcuna pista.

La vicenda di Giovanna Pedretti

Prima un’eroina, poi carne da macello per una gogna mediatica che forse non è riuscita a sopportare. Di certo c’è che la morte di Giovanna Pedretti – la proprietaria della pizzeria «Le Vignole» – ha sconvolto la comunità di Sant’Angelo del Lodigiano. Tutto è iniziato l’11 gennaio scorso, quando sul web è rimbalzata la risposta della 59enne alla recensione di un cliente che aveva deciso di lasciare una sola stellina al locale, perché – nonostante la pizza fosse molto buona – era stato messo a sedere vicino a un gruppo di gay e a un disabile. Così, era arrivata la risposta della proprietaria che – con garbo ed educazione – invitava il cliente a non tornare più nel suo locale, a meno di non ritrovare i “requisiti umani” che evidentemente gli mancavano.

Inizia il tam-tam sui social e quella risposta che fa riacquistare un po’ di fiducia nel genere umano. Poi, però, arriva una segnalazione da parte di Lorenzo Biagiarelli (lo chef, compagno di Selvaggia Lucarelli) che per primo solleva dei dubbi sulla recensione. Caratteri particolari, non il font di Google, insomma più di qualche perplessità.

La signora viene raggiunta anche dalle telecamere del Tg3 a cui ribadisce l’autenticità del messaggio e soprattutto respinge le “accuse” di aver creato un post ad hoc per guadagnare visibilità e consensi. Però il dubbio s’insinua e come l’acqua nelle crepe si fa spazio sul web. Giovanna Pedretti viene additata dal “popolino”, quello che in un secondo ti porta alle stelle e l’attimo dopo è pronto a seppellirti.

Il sangue in auto e la pista del suicidio

Sabato mattina Giovanna Pedretti esce di casa per non farvi più ritorno. I familiari provano a contattarla, ma la 59enne non risponde alle chiamate. L’epilogo è drammatico. Domenica pomeriggio il corpo senza vita della 59enne viene trovato nelle acque del fiume Lembro. Nella sua auto, rinvenuta poco distante, i carabinieri trovano copiose tracce di sangue, soprattutto sui tappetini. L’ipotesi è che la donna si sia tagliata i polsi, prima di gettarsi nelle acque gelide del fiume Lambro.

i soccorritori
I soccorritori (imilanesi.nanopress.it)

Per gli inquirenti non sembrano esserci dubbi sul fatto che si sia trattato di un gesto volontario, ma le indagini continuano a 360 gradi per escludere altre ipotesi.

Intanto, oggi le serrande della pizzeria Le Vignole sono rimaste abbassate. Fuori, soltanto un cartello che chiede di non depositare fiori o oggetti, e tutt’intorno l’incredulità di un paese che sembra essere precipitato in un brutto sogno dal quale è impossibile destarsi.

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