L’aria di Milano: smog a un passo dalla soglia

Sembra essere davvero pesante l’aria della città milanese che è a un passo dalla soglia. Ecco i valori attuali.

Smog
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 Solo ieri, 29 Gennaio, la media di Pm10 calcolata all’ombra della Madonnina era di 41 µg/m³. Questi i valori che sembrano oltrepassare quelli consentiti. I rischi e le soluzioni all’inquinamento.

I valori dello smog: ecco quali sono

Come abbiamo accennato poco fa, l’aria di Milano sembra aver raggiunto un alto livello di pesantezza a causa dello smog. Domenica 29 Gennaio le centraline dell’Arpa hanno  potuto registrare concentrazioni di polveri sottili che hanno superato il limite.

Si parla di 50 microgrammi per metro cubo: inoltre la media di Pm10 calcolata all’ombra della Madonnina era di 41 µg/m³. A tal proposito va detto che l’essere presente delle polveri sottili non ha un carattere uniforme e sembra essere diverso a seconda delle varie aree della città.

Nello specifico è 41 in viale Marche, 40 in Città Studi, 44 µg/m³ in via Senato, 33 al Verziere.

Invece se si parla della parte esterna della città,  si sono potuti registrare altri valori: a Limito di Pioltello si hanno 43 µg/m³, a Magenta 46 microgrammi per metro cubo.

Se si fa riferimento al mese di Gennaio, le giornate in cui si sono registrati valori di smog che superavano la soglia sono state 4: le norme al livello europeo sembrano tollerare lo sforamento di 50 microgrammi di Pm10 per 35 giorni ogni 365 giorni.

Ecco perché non sembra essere stata attivata alcuna misura contro lo smog che però è prevista dal protocollo della regione Lombarda.

Sembra che il primo stop scatti in seguito a cinque giorni di concentrazioni di polveri sottili  che superano il limite e la giornata di ieri è stata la prima con valori fuori controllo. Ecco che la città è piena di polveri sottoli anche senza pioggia e vento.

La pericolosità delle polveri sottili

Parlare di questo significa parlare della pericolosità dell’inquinamento atmosferico che è sempre più pesante e che rende la presenza delle polveri sottili uno dei problemi attuali più grandi e in Italia si parla molto di questo.

Le polveri sottili (PM10 e PM2.5) rappresentano un pulviscolo che può arrivare a comprendere sostanze nocive come metalli pesanti, solfati e nitrati. 

Queste sono leggere e possono rimanere in aria tanto che noi umani possiamo respirarle fino a avere problemi a livello dei polmoni. Ovviamente tali effetti non riguardano solo l’uomo ma gli esseri viventi in generale.

All’anno nei paesi più a rischio sono rilasciate tonnellate di sostanze nocive come gli ossidi di zolfo (5O2), il biossido di Azoto (NO2), l’ozono (O3), ed il microparticolato (PM10).

L’impatto che si ha sull’ambiente è davvero grande e può essere misurato in diversi modi:  l’ozono e l’ossido di carbonio sono, per esempio, misurati come parti per milione di molecole di aria (ppm) mentre il microparticolato, che sembra essere causato dal traffico si misura in microgrammi (mcg) per metro cubo.

Traffico
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Per quest’ultimo il limite soglia di concentrazione all’anno possibile è stato stabilito in 40 mcg per metro cubo di aria.

A tal proposito va detto che non c’è una quota di microparticolato che non faccia male, si sa però che per le norme europee sono consentiti fino a 35 superamenti per anno.

A Milano nel 2005 se ne sono avuti 135 mentre mediamente si sono registrate concentrazioni del PM10 nei primi giorni del 2006  di circa 120 mcg per metro cubo. Insomma si parla di valori fuorilegge.

Da ricordare che PM10 è l’insieme delle particelle sospese nell’aria.

Conseguenze e patologie

A tal proposito va detto come quest’inquinamento sia collegato all’insorgenza di diverse patologie dell’apparato respiratorio e tumori polmonari e a come tutti noi dovremmo respirare un’aria più pulita.

Aria pulita
Aria pulita-Imilanesi.it

Ma sembra che nella stagione invernale si abbia un incremento di infezioni di questo tipo e alla base c’è anche la presenza di polveri sottili.

Da alcuni studi si è potuto evincere che  a un aumento di 10 mcg metro cubo di PM10 corrisponde un incremento del 27% della tosse che seppur sembri un segnale di poco conto va tenuto in grande considerazione poiché può peggiorare la nostra vita.

Inoltre da uno studio condotto dall’ANPA (Agenzia Nazionale Protezione Ambiente) nel 1998 in 8 città con un totale di 8 milioni di abitanti, si è evinto che circa il 4.7% delle persone morte in quell’anno (3.500) era da associare proprio all’inquinamento, ovvero all’aumento di 30 microgrammi di PM10 oltre il limite.

Tutto questo fa capire quanto sia importante questo tema che non parla solo di smog, ma anche delle conseguenze che questo può avere sulla nostra salute.

Come combattere l’inquinamento?

Sicuramente in queste situazione bisogna correre ai ripari, per quanto possibile. Cosa fare?

Per combattere l’inquinamento in città, Legambiente ha proposto alcuni interventi.

1) passaggio dalle zone a traffico limitato alle Zez (Zone a zero emissioni) al fine di ridurre le emissioni da traffico del 30%

2) Lez anche per il riscaldamento: a tal proposito è utile un piano di riqualificazione energetica dell’edilizia a livello pubblico e privalo e arrivare a riconvertire le abitazioni ad emissioni zero facendo riferimento alla diffusione di misure quali il Superbonus

3) Potenziare il trasporto pubblico e Trasporto rapido di massa tramite l’aumento quadruplicato dell’offerta di linea e promuovendo abbonamenti integrati

4) Incentivando la mobilità elettrica condivisa e realizzando altri 16.000 km di percorsi ciclabili

Percorsi ciclabili
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5) Si punta al tutto elettrico prima del 2035, grazie all’estensione delle Zez  e a triplicare l’immatricolazione di autobus elettrici.

Tutto questo per intervenire sullo smog e anche sulla nostra salute che in gran parte dipende anche da questo.

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