In Lombardia si lotta contro il lavoro in nero e i lavoratori sfruttati, sottopagati. In questi giorni sono scattate multe per un totale di 7mila euro per 15 lavoratori ‘in nero’.
Sono questi i numeri di un’operazione portata a termine dalla guardia di finanza a seguito di alcuni controlli presso bar e ristoranti.
Gli agenti hanno portato a termine delle verifiche ed ecco cosa è stato scoperto
Mediante delle verifiche in alcuni dei locali più frequentati, dediti alla movida milanese, i militari di Monza, Seregno e Seveso (Mb) hanno multato sei italiani, sette egiziani, un pachistano e un marocchino intenti a lavorare senza alcun contratto in uno dei bar di Monza più conosciuti e rinomati.
Altri lavoravano presso un ristorante di Lesmo, in tre pizzerie di Lissone, Villasanta e Sovico e infine in una panetteria di Seveso e un’azienda di poltrone e divani che ha sede a Lentate sul Seveso.
Locali sottoposti a controlli, alcuni sono stati chiusi, altri sono stati multati, ecco perché
Due di questi locali sottoposti a controllo non sono stati soltanto multati. L’attività è stata sospesa fino a data da destinarsi. Poi sette datori di lavoro sono stati segnalati per non aver comunicato l’inizio del rapporto di lavoro andato avanti per tempo senza contratti e pagamento delle tasse. Per finire uno è stato anche sanzionato per l’assenza delle ritenute fiscali.
Purtroppo in Italia in lavoro in nero è una grossa piaga che causa non pochi problemi all’economia del nostro territorio. Combatterla è difficile, ma non impossibile, eppure bisogna procedere. Ad oggi secondo ricerche e indagini risulta che 3 milioni di persone lavorano irregolarmente in tutto il nostro territorio.
Possiamo affermare che il lavoro in nero è un fenomeno ampio e sempre più preoccupante, che il Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso, vuole contrastare in qualunque modo e con qualsiasi mezzo. Tutto questo sarà fatto entro il prossimo triennio con una stretta collaborazione tra lo Stato e la Guardia di Finanza.