Le sorgenti di Bergamo sono a secco: arrivano le autobotti

Le Sorgenti di Bergamo sono a secco, per questo motivo molti Comuni sono stati costrette a fare rifornimento con le cisterne per risolvere il problema, almeno per qualche giorno.

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Alcuni comuni della zona, hanno anche emanato delle ordinanze, per provare a limitare il consumo di acqua, per non rimanere totalmente a secco.

Gli agricoltori hanno raccontato a Il Corriere della Sera, di non aver mai vissuto una situazione simile nel corso degli ultimi 80 anni.

 

La conta dei danni e dei disagi causati dalla siccità è praticamente lunga e impossibile oltre che preoccupante. Ad essere rimasti senza acqua, non sono soltanto le sorgenti di Bergamo, ma anche quelle di tutta Lombardia e di tutta Italia.

In particolare Monte di Nesa e Olera, le frazioni di Alzano, dove è stata omessa l’ordinanza comunale della limitazione del consumo idrico ai casi realmente necessari, la situazione è drammatica.

Cisterne per rifornimento di acqua in tutto il territorio, arrivata l’ordinanza per limitare il consumo di acqua in alcuni comuni

Nei comuni in cui sono arrivate le cisterne, sono stati forniti 50.000 litri di acqua pronti a servire tutto il territorio. Nonostante questo gli agricoltori sono preoccupati, perché qualcosa di simile poteva accadere quando ancora non c’era la rete idrica e non succedeva nemmeno allora. Anzi nei temi di guerra molte persone andavano proprio in queste zone a rifornirsi di acqua.

Adesso è impossibile trovarsi a fronteggiare una situazione simile tanto grave e non sapere proprio come risolverla. C’è chi per sopperire a questi disagi ha costruito delle vasche da 1000 litri raccogliendo l’acqua piovana. Una soluzione certamente interessante che però non può essere applicata per sempre o dappertutto.

Quali sono i bacini in sofferenza, le preoccupazioni del sindaco Damiano Zambelli

I bacini in sofferenza sono tanti. Tra questi troviamo quelli di Valle Formica dove due sorgenti sono totalmente asciutte. Stessa cosa per quanto riguarda Lonno di Nembro, Bello Ionico di Albino, Monte di Nese e Foppi di Gandellino.

In tutta la zona la falda acquifera si è abbassata di molto. Le sorgenti sono totalmente secche. Per quanto di notte si possa accumulare un po’ di acqua, di giorno si rimane nuovamente a secco. La preoccupazione del sindaco Damiano Zambelli è tanta, anche perché anche i fiumi Brembo e Serio che in genere hanno molta acqua sono sotto la media di parecchio. Per esempio il Serio è sotto del 74% mentre il Brembo al momento è sotto del 78,4%.

Perché l’Italia sta affrontando questa situazione di emergenza e disagio

Purtroppo questa situazione riguarda molti comuni in Italia, circa il 40% del territorio. Tutto questo è dovuto al cambiamento climatico. Per esempio il Po è sceso a -3,2 metri, mentre per quanto riguarda i laghi si parla del 20% di acqua in meno.

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In realtà questa non è una novità, perché l’allarme siccità è alto nel nostro territorio già dalla scorsa estate. Al nord nel 2022 si è registrato un -40% di pioggia. Si sapeva già che l’assenza significativa delle piogge in questa stagione non avrebbe potuto portare altro che tutto ciò che si sta vivendo adesso.

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