Roberto Maroni sul recente risultato della Lega, invita al cambio di guida dopo Salvini e al congresso straordinario: “Ci vuole”.
Saprebbe addirittura chi votare, come successore di Matteo Salvini. Roberto Maroni, tra i fondatori della Lega, suggerisce un cambio di guida nel partito dopo il crollo delle percentuali delle ultime elezioni ma al momento preferisce non fare nomi.
Lega, Roberto Maroni chiede il cambio del segretario: bocciatura per Salvini
Una delle rare bocciature interne per Matteo Salvini, che si sta godendo la vittoria della coalizione anche se, dal punto di vista del partito, le cose non sono andate proprio per il verso giusto. Non inaspettata la debacle del 25 settembre, salvata solo dal clamoroso risultato dell’alleata Giorgia Meloni, per la quale però già alcuni storici componenti del Carroccio iniziano a storcere il naso.
Al “capitano” dunque la colpa del flop della Lega, scesa sotto il 9%, secondo quanto dichiarato recentemente da Roberto Maroni. Uno degli storici fondatori del partito, insieme a Bossi, che pare stia premendo per un congresso straordinario. Non solo, l’ex dell’interno di Silvio Berlusconi avrebbe già il nome del sostituto.
Il crollo alle urne ha di fatto generato un malcontente espresso proprio da Maroni, il quale preme sulla necessità di un nuovo leader della Lega. Un congresso straordinario, che per il partito “Ci vuole”, sostiene l’ex ministro del Welfare, il quale avrebbe già un nome come possibile successore di Salvini. Al momento però, nessun indizio: “Non faccio nomi per adesso, saprei chi eleggere”.
In via Bellerio intanto c’è stato il consiglio federale del partito, dove si è discusso proprio dell’esito delle votazioni e delle recenti elezioni. La vittoria però, in quanto coalizione, è netta per Maroni, che sul Foglio parla di una differenza abissale e di una maggioranza assoluta per la Meloni alla Camera e al Senato.
Tensioni interne Lega: Salvini si dice ancora determinato
Ancora nella sua rubrica, Maroni vede senza discussioni la Meloni come prima donna presidente del Consiglio, proprio in virtù della grande maggioranza alle camere, e rifiuta ogni possibile coinvolgimento con il centro Calenda-Renzi vista l’abbondanza di voti in Parlamento.
Le tensioni all’interno del partito della Lega però sembrano proseguire, anche se Matteo Salvini si dice determinato più che mai. Al momento il numero uno del Carroccio non sembrerebbe infatti avere intenzione di abbandonare la barca, nonostante le gomitate dell’ex governatore della Lombardia.
Lo ha dichiarato lo stesso Salvini, al termine della conferenza stampa nella sede di via Bellerio a Milano, dove ha commentato i risultati. Proprio in Lombardia, storico bacino della Lega, Fratelli d’Italia non ha solo sorpassato gli alleati, ma addirittura doppiati. E l’ex parlamentare Paolo Grimoldi non si nasconde facendo trapelare una certa insoddisfazione.
Matteo Salvini però si dice volenteroso di guidare la Lega per i prossimi 5 anni al Governo, alla faccia dei malumori interni e dell’8,9%. Ma dall’interno sembra già essere partita la corsa per rimpiazzarlo, e di certo nel suo articolo anche Maroni non ha lasciato spazio a grandi interpretazioni.