Luce e gas hanno raggiunto picchi notevoli, eppure è questa la città italiana dove si paga il doppio per le bollette.
In un periodo storico come quello attuale, le bollette di luce e gas hanno subito un picco di costi da non sottovalutare. Purtroppo, lo scontro tra Ucraina e Russia ha determinato un effetto domino importante così come la mancanza di materie prime. Tuttavia, le stime mettono l’accento su quella che è la città italiana con le bollette alte: sono loro a pagare il doppio delle altre città italiane.
Luce e gas, cosa potrebbe cambiare nei prossimi mesi?
Nei prossimi mesi la situazione delle bollette di luce e gas potrebbe cambiare. In 2022 che ha messo l’accento sui rincari e le difficoltà, nel 2023 si potrebbe verificare un cambio delle tariffe e un risvolto positivo per le tasche degli italiani.
Sul quotidiano Messaggero è stata svolta una analisi insieme a degli esperti del settore, mettendo l’accento sul costo del gas sotto ai 50 euro. Questo significa che nei prossimi mesi gli utenti potrebbero ricevere una bolletta più bassa. Di conseguenza, anche l’elettricità potrebbe avere un prezzo più basso.
Gli esperti credono che il panico dello scorso anno, si possa tradurre con delle soluzioni per questo nuovo anno in corso. Le bollette vengono decise ad inizio del mese di marzo da Arera, con una previsione ad inizio anno di calo poi confermata.
Per le famiglie si registra un risparmio potenziale, con il calo del 17% a metro cubo. Una percentuale che non si registrava dal 2021.
Sempre come si legge sul Messaggero, lo scenario per il 2023 non è così negativo come le famiglie si aspettavano. Il tasso dell’inflazione avrà una discesa, così da poter mettere in ordine tutti i costi proibitivi del 2022.
Qual è la città dove si paga la bolletta più cara?
Tuttavia, non si può negare che il costo della vita sia completamente cambiato e aumentato in moltissime regioni italiane. Gli incrementi delle bollette hanno condotto non pochi privati e aziende a rivalutare la situazione, chiedendo aiuto ove possibile.
I fattori che hanno portato sino a questo punto sono sicuramente legati all’aumento dei costi per le materie prime, il post-pandemia e lo scontro tra Ucraina e Russia.
Secondo le stime, al primo posto spicca la città di Alessandria con una percentuale di aumento sulle bollette dell’88,6% in correlazione al 2022. È il Piemonte ad avere più città sul podio, tanto da chiedere aiuti e considerare la richiesta di una manovra per diminuire questi costi proibitivi.
È l’Unione Nazionale Consumatori ad aver stilato questa classifica, basandosi sui dati rilasciati dall’Istat a gennaio 2023. Uno scenario che si traduce in aumenti e difficoltà, con bollette dai costi esorbitanti e senza un senso logico se commisurati ai consumi effettivi. Il futuro? Si spera che presto si possa avere una definizione dei prezzi, con un calo e un adeguamento doveroso.