È questa la tecnica da usare per sradicare i rami di rose, senza nemmeno spendere un solo euro: da provare subito.
Sradicare i rami di rose quando è necessario, si traduce con un gesto di amore verso la pianta. Ci sono dei fattori che possono portare a problematiche di vario tipo, tanto da eliminare tutta la pianta. In realtà, i vivaisti professionisti sono pronti a dare qualche indicazione su come fare al meglio, sempre nel pieno rispetto della pianta e dell’ambiente.
Come sradicare i rami di rose professionalmente?
Ci sono tantissime tipologie diverse di rose, legate da un unico fattore ovvero la necessità di essere curate al meglio. Una pianta delicata ed elegante, che richiede attenzione, nutrimento e idratazione continua. Secondo i sondaggi, questa è la pianta più ricercata da tutti gli appassionati di fiori.
Nel momento in cui una pianta è compromessa, si devono sradicare le radici al fine di poterle farle crescere nuovamente in maniera sana. Non è facile, per questo è sempre bene rivolgersi direttamente ad un esperto del settore. In linea generale, si può agire in modi differenti. C’è chi decide di tagliare – con una forbice igienizzata – la parte compromessa, per poi conservarla all’interno di un contenitore di plastica (anche bottiglia) con coperchio e nutrimento per un certo periodo di tempo. Questo metodo aiuta a far crescere nuovamente le radici e la pianta stessa.
È bene sapere però che ci sono 20.000 tipologie differenti di rose nel mondo con tre categorie principali: cespuglio, portamento arbustivo e miniatura.
Se sono rose cespuglio, la potatura dovrà essere fatta con il metodo a diradamento eliminando i rami in eccesso. Se sono rose a portamento arbustivo, la tecnica è la cimatura, eliminando la parte superiore della pianta. Per quelle in miniatura, si applica un metodo superficiale per eliminare i rami secchi e le radici compromesse.
Quando è indicata la potatura e come farla
È altresì importante fare attenzione all’età della pianta. Un fattore fondamentale, considerando che in base a questo i vivaisti applicano un metodo. La potatura o il ripristino dovrà essere fatto un anno dopo il loro arrivo, per dare il tempo alla pianta di ambientarsi. Non solo, si potrebbe anche aver sbagliato tipo di terreno e nutrimento portando la pianta a chiedere aiuto.
Se ci si avvale di un esperto, sarà lui stesso a controllare la forma delle radici e lo stato della pianta. Per avere una pianta sana è necessario infatti svolgere le azioni di pulitura regolare durante l’anno. Questa operazione non è invasiva, richiede solo di eliminare tutte le parti secche e deboli così da non ritrovarsi da un giorno all’altro con le radici compromesse.
Ricordarsi sempre che ogni operazione deve essere svolta con capacità, perché la pianta potrebbe risentirne.