Maxi sequestro in un’azienda di Pavia

Maxi sequestro avvenuto ai danni di una grande azienda di Pavia questa mattina sotto il controllo delle forze dell’ordine e in particolare della Guardia di Finanza. 

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guardia di finanza – Imilanesi.Nanopress.it

Sigilli sono stati messi ad automobili, immobili e denaro contante in grande quantità, bloccando l’operato dell’azienda e dell’amministratore delegato che è stato peraltro denunciato.

Secondo un’indagine economico-finanziaria, condotta dalla Polizia la società del Pavese a cui si fa riferimento e di cui non è stato reso noto il nome, che opera nel settore della commercializzazione dei software e dei computer, ha messo in atto per anni un meccanismo fraudolento per evadere il fisco.

La Guardia di Finanza ha sequestrato immobili, autoveicoli e denaro contante al termine di lunghe indagini, controllo di documenti e dati incrociati

Secondo le indagini della Gdf, la ditta mediante il mancato pagamento dell’IVA, è riuscita in diversi anni a risparmiare ben 900 mila euro di imposte. Le indagini hanno consentito di sequestrare preventivamente immobili, autoveicoli e denaro contante. Tutto questo sotto la guida di Fabio Napoleone nella mattinata di oggi.

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soldi- Imilanesi.Nanopress.it

Il gip al termine delle indagini, ha emesso il sequestro che è stato poi eseguito dalla guardia di finanza della zona. La procura spiega attraverso un comunicato che mesi fa la Guardia di Finanza di Pavia ha dato il via ad una verifica fiscale a carico della società, che ha messo in evidenza incongruenze importanti. Poi analizzando la documentazione contabile e approfondendo le operazioni commerciali incrociando i dati, è stato ricostruito tutto il ciclo dell’azienda. Questo opera da anni andando contro la legge.

Le indagini hanno permesso di scoprire un giro di affari particolarmente pericoloso per la situazione economica italiana

Al termine delle indagini si è arrivati a constatare il mancato pagamento delle imposte per un totale di 864.369 euro. Le attività delle forze dell’ordine hanno permesso di ricostruire anche un giro di affari consistente. La procura ha evidenziato un procedimento penale nei confronti dei responsabili.

Nelle prossime giornate si scoprirà qualcosa di più sul caso che purtroppo in Italia non è l’unico, ma uno dei tanti. Parecchi furbetti cercano di far soldi e di recuperare le spese non pagando l’IVA e gravando su tutti gli altri contribuenti. Il fenomeno va fermato in fretta. Andando avanti in questo modo, non si fa altro che danneggiare gli Italiani e in generale l’Italia che versa da tempo in una situazione di grave disagio a 360°.

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