Ministero della salute, ritirato lotto di un noto marchio di verdure: è allerta

Allerta regionale diramata dal Ministero della Salute per il ritiro dal commercio di un lotto di spinaci appartenenti a un famoso marchio.

Ritiro verdura
Ritiro verdura- Nanopress.it

É di pochi giorni fa la notizia delle segnalazioni pervenute in seguito a delle intossicazioni alimentari causate da mandragora, pianta velenosa molto simile agli spinaci e alla bieta. La provenienza è Lombarda.

I casi di intossicazione alimentare

Ad oggi sembrerebbero risultare segnalazioni solo nella zona attigua al Comune di Pozzuoli, in Campania. A sconsigliare il consumo della merce è stata la catena di supermercati “Il Gigante”, che consiglia a chiunque abbia acquistato il prodotto con il marchio del supermercato di restituirlo in negozio. Recentemente lo stesso avvertimento è stato diramato anche dal Ministero della Salute. Non è ancora chiaro se le vicende abbiano o meno un collegamento, in quanto non ci sono spiegazioni in merito al motivo della segnalazione da parte del Ministero. La dicitura riportata è quella di “rischio chimico”, mentre come motivazione del richiamo è contrassegnato semplicemente “allerta regionale“, senza però specificare per quale regione.

Il lotto di spinaci ritirato è di produzione lombarda

É nella provincia di Bergamo, più precisamente a Gorlago, che si trova lo stabilimento di produzione degli spinaci con marchio dei supermercati “Il Gigante”. Nello specifico, il prodotto è noto come “Spinaci Il Gigante 500 g” ed è venduto in buste nei frigoriferi del reparto ortofrutta. Il prodotto è commercializzato da è Rialto S.p.A., e l’allerta riguarda il lotto numero 273. Il produttore è “Spinerb di Colleoni Andrea & C. S.n.c.” il cui stabilimento ha sede a Gorlago, in provincia di Bergamo, in via Alcide de Gasperi. Per ora non è noto se il lotto interessi la sola regione Campania, si invitano comunque i consumatori a prestare attenzione.

spinaci ritirati
Spinaci ritirati – Motori.news

La somiglianza tra mandragora, spinaci e bieta, perché la prima è pericolosa?

La mandragora, nota anche come mandragola è una pianta che a prima vista può essere facilmente scambiata per due innocue verdure che siamo soliti consumare: spinaci e bieta. La somiglianza deriva dal fatto che appartengono tutti alla stessa famiglia, quella delle solanacee. L’unica differenza è che la mandragora non è assolutamente commestibile, poichè altamente tossica per l’organismo umano. Data la sua tossicità, la mandragora non può essere utilizzata direttamente in medicina o in erboristeria. In piccolissimi dosaggi però, ne sono utilizzati estratti in ambito farmaceutico. La parte più pericolosa della mandragora è proprio quella che mangeremmo negli spinaci, ovvero la lunghezza della foglia. L’elevata tossicità è data da alcuni componenti naturalmente presenti nella pianta (gli alcaloidi tropanici) che nell’essere umano compromettono il corretto funzionamento di diversi organi, del sistema nervoso, dello stomaco, dell’intestino e anche del sistema cardiovascolare.

Sintomi da avvelenamento: come riconoscerli

Essendo una sostanza che colpisce diversi distretti dell’organismo, i sintomi da avvelenamento possono presentarsi in più punti del corpo, a partire dalle ghiandole e dalle reazioni gastrointestinali, fino ad arrivare ai muscoli, al cuore e al cervello. Ovviamente il grado di pericolosità dipende dalla quantità ingerita, ma se trattati nell’immediato ricorrendo alle cure del pronto soccorso, i sintomi si risolveranno senza conseguenze gravi.

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