È in arrivo un nuovo bonus del valore di 400 Euro destinato esclusivamente ad alcune categorie donne. Ecco a chi spetta.
Anche se con l’arrivo del 2023 molti bonus a sostegno dei cittadini cesseranno di esistere, molti altri ne continuano a nascere. Alcuni esempi sono i sussidi che mirano a favorire i cittadini nelle spese quotidiane e rimborsi sulle spese per le utenze. Un altro caso è quello del bonus previsto per le donne da parte dell’Inps. Vediamo di cosa si tratta e come richiederlo.
Un Bonus esclusivamente a favore delle donne
Il nuovo bonus nuovo bonus del valore di 400 Euro istituito dall’INPS sarà esclusivamente dedicato alle donne. Un’ulteriore misura che va a impattare positivamente sul difficile periodo economico, causato sia dall’inflazione che dall’aumento dell’energia. Sono molte infatti le famiglie italiane che arrivano a fatica a fine mese o che non riescono a pagare quanto serve per vivere dignitosamente, siano bollette, affitto o la spesa. Un sempre più maggiore numero di clienti si riscontra nei discount, a sottolineare come le abitudini dei consumatori vadano incontro a cambiamenti proprio a causa della crisi. Purtroppo la categoria che più risente di tutto ciò è quella delle donne, per le quali la percentuale di disoccupazione è molto alta.
Il nuovo bonus dell’INPS prende il nome di Reddito di libertà ed è rivolto alle donne che abbiano tra i 18 e i 67 anni e che siano in stato di grave difficoltà.
Reddito di libertà, di cosa si tratta
L’adesione è infatti rivolta alle donne che abbiano subito violenza e che siano impegnate in centri antiviolenza per un percorso di recupero con degli assistenti sociali. Alle donne con difficoltà economiche sarà erogato un massimo di 400 Euro al mese per un anno.
Un bonus istituito non a caso. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima infatti che quello della violenza sulle donne sia un problema di grande entità, considerando anche il numero di vittime che non riesce a denunciare i fatti. Una ricerca dell’Istat mostra che più del 30% delle donne ha subìto almeno una volta nella sua vita qualche tipo di violenza.
Il sussidio è previsto per le donne con figli minori a carico, ma anche per chi non ne abbia. Il 24 novembre l’INPS ha comunicato il modo di adesione al bonus. La domanda deve essere presentata al Comune di residenza con l’apposito modello. L’Inps specifica che questo tipo di bonus è compatibile con l’erogazione del Reddito di cittadinanza, della Naspi, della Cassa Integrazione Guadagni e altri tipi di sussidi elencati sul sito dell’ente, nell’apposita sezione.
La proposta che oggi diventa applicabile era stata proposta già da Governo Draghi. L’Inps ha inoltre comunicato che l’erogazione delle somme spettanti seguiranno l’ordine di presentazione delle domande.
Qualora i fondi stanziati per il provvedimento dovessero terminare, non è escluso che siano le Regioni e le Province Autonome a subentrare con i propri fondi.
La somma che sarà erogata verrà definita dai servizi sociali municipali al fine di garantire un’autonomia alle vittime di violenze, sia nella gestione della propria vita che nel mantenimento di eventuali figli a loro carico.