Olimpiadi 2026, a Milano la pista di pattinaggio

Le Olimpiadi del 2026 vedranno Milano protagonista grazie alla presenza della pista di pattinaggio di velocità

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Ieri a Palazzo Chigi la Cabina si è tenuta la cabina di regia per le opere e gli interventi relativi ai Giochi olimpici e paralimpici invernali “Milano Cortina 2026. All’incontro molte le personalità del mondo della politica, inseme ai presidenti del Coni e della Fondazione Milano-Cortina 2026, Giovanni Malagò, e del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli.

Presenti anche l’amministratore delegato della Fondazione, Andrea Varnier, il presidente di Infrastrutture Milano-Cortina 2026, Veronica Vecchi e l’amministratore delegato Luigi Valerio Sant’Andrea. Non potevano mancare all’appello anche il Ragioniere dello Stato, Biagio Mazzotta, i presidenti delle Regioni Lombardia, Attilio Fontana, e Veneto, Luca Zaia; i sindaci di Milano, Giuseppe Sala, e Cortina d’Ampezzo, Gianluca Lorenzi.

Oramai mancano pochi giorni. Il 18 aprile prossimo il Comitato internazionale olimpico e la cabina di regia presenteranno la proposta al consiglio d’amministrazione della Fondazione MiCo 2026. L’opzione Rho-Fiera sembra essere la destinazione finale preferita a quella di Torino.

L’unico a non tornare sui suoi passi sembra essere il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvini. La strutturà costerà circa 20 milioni di euro e sarà temporanea. La pista di pattinaggio di velocità per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina sarà, quasi certamente, a Milano.

Vittoria quasi certa per Rho-Fiera

Il governatore Fontana avrebbe preferito una struttura fissa sostenendo che sarebbe stata un’eredità per Milano, ma non sarà accontentato. Mercoledì 12 aprile, durante la quarta riunione della cabina di regia delle Olimpiadi, si è assistito ad uno scontro tra il leader della Lega, e ministro delle infrastrutture, Matteo Salvini e il sindaco Beppe Sala di Milano.

Il primo avrebbe preferito riadattare l’Oval al Lingotto di Torino, già usato per la medesima disciplina durante le Olimpiadi del 2006. Ma il primo cittadino milanese ha tenuto duro su Rho-Fiera sottolinenado che avrebbe fatto ricorso alla Corte dei Conti in caso la sua richiesta non fosse passata.

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Il ministro Salvini, comunque, chiede una quantificazione esatta dell’investimento. Qesto sarà totalmente a carico di Fondazione Fiera. Anche il Ministro dell Sport Andrea Abodi ha sempre espresso una personale preferenza per Milano, così come il Comitato internazionale olimpico, in particolare per la tipologia della struttura che sarà temporanea.

Questo permetterà di affrontare costi più contenuti rispetto ad una pista permanente. La questione della pista di pattinaggio di velocità era sorta ancora l’anno scorso, quando si era deciso di non ristrutturare la pista già esistente a Baselega di Pinè, in provincia di Trento. In quel caso il preventivo dei costi aveva subito un notevole rincaro, tanto da dover scartare questa possibilità.

Torna in pista il Piemonte

Il Piemonte aveva, così, tentato di portare avanti la richiesta a proprio favore, forte del fatto che durante la competizione olimpica del 2006 aveva già ospitato la pista di pattinaggio veloce. Anche in questo caso si sarebbe trattato di una ristrutturazione, ma il sindaco Sala si è opposto fin da subito.

Torino aveva già fatto dietrofront lasciando in gara solo Milano e Cortina d’Ampezzo con il voto dell’allora sindaco Chiara Appendino, esponente del Movimento 5 Stelle. La nuova giunta, però, guidata da Stefano Lorusso del centrosinistra vorrebbe tornare a far parte della partita olimpica. Da indiscrezioni sembra che la favorita rimanga, comunque, Milano. Il sindaco torinese, da parte sua, presenterà ugualmente un dossier a favore dell’Oval.

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