A partire dal 1° gennaio 2024 cambia tutto. Per esempio al Cesop, il sistema elettronico centrale di informazioni sui pagamenti, saranno trasmessi e conservati i dati relativi al pagamento per combattere le frodi per l’Iva mediante la raccolta armonizzata della documentazione. Questa è stata effettuata dagli Stati membri europei, poi messa a disposizione dai prestatori di servizi di pagamento.
Le misure che sono state introdotte funzionano come strumento antievasione per contrastare le frodi che sono state realizzate mediante la vendita transfrontaliera dei servizi e dei beni per i consumatori finali.
Con l’imposizione del luogo di destinazione, adesso per gli Stati membri di consumo è importante essere in possesso di tutti gli strumenti volti ad individuare e a controllare le imprese fraudolente.
Unione europea, cambia tutto anche per gli acquisti online
Gran parte degli acquisti online effettuati dai consumatori di tutta l’Unione europea vengono realizzati mediante i pagamenti eseguiti con Psp, con tutte le informazioni volte ad identificare il destinatario del pagamento, l’indicazione della data, l’importo e lo Stato membro di origine dello stesso.
Le autorità fiscali hanno bisogno proprio di queste indicazioni per trovare tutte le imprese che frodano. Ecco perché sono nati gli obblighi legati alle direttive europee 2020/283 e 2020/284. A breve sarà anche aggiornato il decreto Iva con l’introduzione di un nuovo titolo II-bis. In questo verranno inseriti gli obblighi dei prestatori di tutti i servizi di pagamento.
Cosa conservare in caso di controlli: tutto ciò che bisogna inviare all’Agenzia delle entrate
Ci saranno in particolare due obblighi, l’obbligo di conservare le informazioni per i servizi di pagamento e l’obbligo in secondo luogo di comunicarle direttamente all’agenzia delle Entrate. Il mancato adempimento causa l’applicazione immediata di importanti sanzioni amministrative. Tutto per violazione di contabilità e di obblighi finanziari.
Sia la conservazione che la trasmissione dei dati dei pagamenti transfrontalieri sono in capo agli istituti di moneta elettronica e agli istituti di pagamento. Come prima cosa quindi si deve conservare la documentazione di pagamento sulla quale sono scritti i dati importanti quali i beneficiari di pagamenti transfrontalieri.
In particolare i dati da conservare sono il Bic oppure qualsiasi altro codice identificativo d’azienda. Poi ancora il nome o la denominazione commerciale del beneficiario, l’Iban. Insomma sono importanti tutti i pagamenti transfrontalieri, con data e ora.