Pensione anticipata a 57 anni di età, adesso è possibile: ecco come

Andare in pensione anticipata all’età di 57 anni è probabilmente il sogno di tutti, sia degli uomini che delle donne.

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Pensione anticipata – imilanesi.nanopress.it

Oggi, grazie all’Inps, il sogno sta per diventare realtà. Il mondo del lavoro è sempre più complesso, c’è chi lavora con contratto regolare e chi lavora senza contratto, quindi non essendo in regola e chi invece non lavora affatto e si dedica alla casa e alla famiglia.

Chi lavora per necessità riceve uno stipendio mensile minimo e punta alla pensione. Chi invece per scelta sceglie di non godere di questo diritto e quindi si dedica esclusivamente alle faccende domestiche, non riceve alcun pagamento, lo fa quindi per sé o per la famiglia, totalmente a gratis.

Andare in pensione anticipata, ecco chi potrà farlo

Le casalinghe, oppure in generale gli uomini e le donne che non lavorano adesso possono ambire ad un assegno da parte dell’INPS, sostanzioso. Si tratta della possibilità di andare in pensione anticipata a 57 anni, avendo pagato 5 anni di contributi.

Se fino a qualche anno fa sembrava essere tanto lontano, oggi sia gli uomini che le donne che non sono impegnati come lavoratori autonomi o dipendenti, ma che si occupano della cura della casa o di tutte le altre faccende quotidiane possono richiedere la pensione anticipata.

Facendo l’esempio di una casalinga che svolge da sempre mansioni non retribuite, non dipendenti, che richiedono allo stesso modo impegno, dedizione e fatica, dopo aver raggiunto l’età segnalata può richiedere il corrispettivo economico tramite l’Inps.

Tutti quanti hanno diritto a ricevere una retribuzione, anche perché vivere adesso è diventato molto difficile, più che vita si chiama sopravvivenza. Arrivare alla fine del mese è diventa davvero impossibile per molte famiglie italiane che non riescono ad arrivare alla fine del mese.

A ricevere giovamento sono anche tutti i lavoratori che a causa del covid, hanno perso il lavoro e quindi l’unica entrata mensile. Purtroppo, per quanto possa sembrare strano o lontano, sono molte le famiglie che all’improvviso si sono ritrovate in queste condizioni.

Ci sono alcuni nuclei familiari formati da mamma, papà e figli, costretti a vivere con un solo stipendio. La notizia dell’arrivo della pensione anticipata non può che giovare, rallegrare e rassicurare tutti quanti.

Cosa fare e come presentare domanda

Per poter godere di questo diritto basta iscriversi al fondo casalinghe, per farlo bisogna avere 16 anni, non si può richiedere l’iscrizione se si fa già parte di altri enti o della cassa previdenziale.

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Coloro che svolgono attività non retribuite in casa, possono andare in pensione anticipata a 57 anni con il versamento di 5 anni di contributi avendo maturato un importo che va oltre 1,2 volte l’assegno sociale. In caso contrario bisogna aspettare il compimento dei 65 anni.

I cittadini disoccupati che mirano alla pensione anticipata devono presentare domanda mediante il modello disponibile online e pagare un importo di 25,82€. Chi non ha dimestichezza con internet può semplicemente rivolgersi al patrocinato tramite il quale  fare richiesta.

La conferma arriva mediante lettera. Dopodiché non rimane che attendere la ricezione della una pensione minima per il sostentamento. Il nuovo governo Meloni sta apportando tante novità che fanno parte della legge di bilancio.

Chi potrà presentare domanda?

A presentare la domanda non potranno essere soltanto le casalinghe o gli uomini che non hanno mai lavorato ma anche coloro che hanno svolto per anni lavori usuranti,  pericolosi.

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Tra questi troviamo chi è stato per molti anni alla guida di gru, mezzi pesanti e camion oppure di addetti all’assistenza di persone non autosufficienti, i facchini, i conciatori di pelli e pellicce, gli ecologici eccetera.

Lo Stato, per queste categorie, prevede la soglia minima di contributi versati di 41 anni esatti. Poi ovviamente sono incluse persone disabili o persone che prestano la loro assistenza ad un familiare disabile.

Attenzione però perché i requisiti in questo caso non sono uguali ai precedenti. Serve anche aver raggiunto i 41 anni di contributi versati, con 12 mesi di contribuzione effettiva prima del compimento del 19° anno di età.

Cosa cambia a partire dall’1 Gennaio 2023

Nonostante le varie difficoltà che lo Stato italiano si è ritrovato ad affrontare, il Governo ha pensato di aumentare le pensioni minime che adesso andranno oltre i 570 euro.

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Una soddisfazione piuttosto grande e importante per tutti coloro che per anni hanno pagato le tasse e finalmente adesso riescono a raccoglierne i frutti. 

 

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