Le novità del 2023 per la pensione anticipata a 58 anni, riguarda alcune categorie, è il momento di affrettarsi potrebbe essere l’ultima occasione.
Le nuove misure per usufruire dell‘uscita anticipata consentono di andare in pensione prima a molte più persone, vediamo di chi si tratta.
Pensione anticipata a 58 anni
Con la riforma delle pensioni, il nuovo governo si occuperà in via prioritaria di valutare se prorogare la flessibilità degli strumenti di uscita, ad esempio la Quota 100 o la Quota 102, o avviarne di nuovi, ad esempio la Quota 41 accessibile a tutti.
In particolare quest’ultima disposizione, caldeggiata con forza da Matteo Salvini, permetterebbe l’accesso alla pensione a partire da 41 anni di contributi, e a prescindere dall’età anagrafica.
L’approvazione della Legge di Bilancio è attesa entro la fine dell’anno in modo da avere un bilancio complessivo delle iniziative del governo in materia di pensioni. Resta il fatto che le disponibilità finanziarie sono insufficienti, per cui non sembra affatto probabile l’introduzione o la riaffermazione di tutte le misure pensionistiche.
Al fine di scongiurare il ritorno ai presupposti della Legge Fornero, è auspicabile che siano prorogati gli strumenti in scadenza al 31 dicembre.
Dovrebbe quindi essere confermata anche la possibilità di andare in pensione a 58 anni. Vediamo per chi è possibile.
Pensione nel 2023 a 58 anni: Opzione Donna
Una delle innovazioni da includere nell’ultima Legge di Bilancio è la Quota 41, alla quale accedono le persone che abbiano almeno 62 anni di età e siano in possesso di 41 anni di contribuzione.
Tuttavia, le speranze di estendere questa disposizione ai lavoratori di 61 anni sembrano essere svanite a causa della mancanza di fondi finanziari.
Per il momento questo strumento andrebbe instaurato solo in via del tutto provvisoria per un anno, in sostituzione della quota 102 ( la quale attualmente prevede che si possa accedere alla pensione all’età di 64 anni con 38 anni di contributi).
Per poter andare in pensione senza dover necessariamente aspettare i 67 anni, è necessario rinnovare l’Opzione Donna e l’Ape Sociale. L’Opzione Donna rappresenta inoltre una delle possibilità di andare in pensione all’età di 58 anni.
Nel caso fosse confermato anche per il 2023, potrebbero avvenire dei cambiamenti circa la maturazione dei requisiti. Pertanto, anche le lavoratrici nate nel 1964 potrebbero essere coperte da questo sistema.
Questo vuol dire che potranno accedere all’Opzione Donna tutti coloro che, entro il 31 dicembre 2022, compiono 58 anni ( se dipendenti) o 59 anni (se autonomi) e raggiungono i 35 anni di contributi.
Non andrebbero in pensione a 58 anni invece le contribuenti che, entro il 31 dicembre 2022, non hanno maturato il presupposto contributivo.
Ci sono altre possibilità?
Per alcune ipotesi, si può accedere alla pensione anticipata a 58 anni grazie alle prestazioni di accompagnamento alla pensione.
Esistono infatti dei sistemi di pensionamento anticipato, come l’isopensione e l’extra-pensione, che permettono di smettere di lavorare prima, senza aspettare di raggiungere tutti i requisiti per la vecchiaia e il pensionamento anticipato. Coloro che non hanno di fatto ancora raggiunti i 67 anni di età, ma sono in possesso di molti anni di contribuzione, possono anticipare il pensionamento, a 58 anni di età (ma è possibile anche prima).
In effetti, la legge consente di anticipare fino a 7 anni il raggiungimento degli obiettivi di pensionamento anticipato.
In ogni caso, è sicuramente più problematico andare in pensione a 58 anni utilizzando il contratto di proroga.
Ad ogni modo, i dipendenti delle aziende del settore che stipulano questo tipo di contratto hanno la possibilità di beneficiare di una diminuzione di cinque anni in caso di pensionamento anticipato o di vecchiaia.