Pensione con 20 anni di contributi, ma solo se hai questa età: quali sono i requisiti

Vi sveliamo tutto sulla pensione italiana e in particolare sulle ultime novità che permettono di andarci in anticipo con 20 anni di contributi.

Contributi INPS
Contributi INPS – Imilanesi.Nanopress.it

Ecco come funziona il sistema pensionistico italiano e quali sono le ultime novità in merito all’entrata anticipata in pensione. Bastano pochi anni e pochi contributi versati.

Pensione, ecco come funziona in Italia

I nuovi cittadini che si apprestano all’ottenimento della pensione saranno sicuramente interessati a scoprire come funziona il sistema pensionistico italiano. Dovete sapere che questo sistema è basato su un sistema di previdenza pubblica obbligatoria, che prevede che i lavoratori versino contributi durante la loro carriera lavorativa per poi avere diritto a una agevolazione di questo tipo.

Per quanto riguarda l’età pensionabile, a partire dal 2022 per andare in pensione è necessario raggiungere l’età di 67 anni per entrambi i sessi. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni, come ad esempio la possibilità di andarci in maniera anticipata con un minimo di 42 anni e anche 10 mesi di contributi versati nel caso in cui si fosse uomini e di 41 anni e 10 mesi se si è delle donne.

Andare in pensione in anticipo
Andare in pensione in anticipo – Imilanesi.Nanopress.it

Inoltre, ci sono anche opzioni per pensionarsi anticipatamente in base ai requisiti di anzianità contributiva, che variano in base all’anno di nascita. Ci sono anche regole specifiche per determinate categorie di lavoratori, come i lavoratori precoci, i lavoratori con particolari condizioni di lavoro, e coloro che hanno svolto determinati lavori usuranti o pericolosi. Questi lavoratori possono andare in pensione con un’età inferiore e con un minor numero di contributi.

Inoltre, ci sono anche opzioni per pensionarsi con una pensione di vecchiaia anticipata a partire dall’età di 43 anni e 9 mesi per le donne e 44 anni e 9 mesi per gli uomini, con un minimo di 20 anni di contributi. Ecco che di seguito vi sveliamo quali sono i criteri più semplici che ci permettono di andare in pensione in anticipo.

Come andare in pensione con 20 anni di contributi

Tutte quelle lavoratrici italiane invalidate, che hanno una comprovata capacità di lavoro ridotta, possono godere di una pensione di vecchiaia anticipata con invalidità pensionabile. Con un minimo di vent’anni di contributi, si potrà interrompere l’attività lavorativa già a 56 anni di età.

Questo tipo di beneficio è fondamentale per determinati lavoratori in condizioni di svantaggio, perché valuta anche il tipo di attività svolta dal lavoratore all’interno del suo ambiente di lavoro: un concetto diverso dall’invalidità generale riconosciuta dalle ASL.

Pensione
Pensione – Imilanesi.Nanopress.it

Per gli uomini, la soluzione non è vantaggiosa come per le donne, ma in ogni caso è piuttosto favorevole in termini di età di uscita. Nel caso in cui il soggetto sia affetto da un’invalidità dell’80% al meno, potrà andare in pensione a 61 anni nel caso in cui sia uomo.

Questa opzione consente di interrompere l’attività lavorativa prima di quanto si farebbe con la pensione di vecchiaia ordinaria a parità di anni di contributi versati. Esistono poi altre alternative per andarci in anticipo, che però necessitano di criteri più restrittivi, come ad esempio i 30 anni di contributi versati da parte di alcuni lavoratori, specialmente di quelli che possono ottenere l’APE, cioè l’anticipo della pensione a carico dello Stato italiano, fino ai 42 anni e 10 mesi per la pensione anticipata ordinaria.

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