Importante comunicazione da parte dell’INPS a tutti coloro che sono nati nel 1960: ecco cosa succede alla pensione.
Tutti i cittadini italiani nati nell’anno 1960 sono ormai prossimi al pensionamento. Il tema delle pensioni è da sempre una questione molto calda. Nel corso degli anni è sempre rivalutata e modificata in base alle decisioni del Governo. In base ad esso, infatti, si prendono decisioni sempre differenti su tutte le modalità di pensionamento e soprattutto sui requisiti. Uscire dal mondo del lavoro è una fase delicata e bisogna avere tutte le carte in regola per fare questo passo importante.
Quest’anno il Governo è sotto una nuova guida, quella di Giorgia Meloni. Come è solito che accada ogni nuovo Premier apporta delle modifiche su vari aspetti della fase di pensionamento dei cittadini. Giorgia Meloni quest’anno, tramite la Legge di Bilancio, non pare faccia alcuna eccezione. Le novità ci sono e ve le spieghiamo tutte in quest’articolo.
Se sei nato intorno al 1960 ti interesserà di certo scoprire quali sono tutte le novità inerenti alle modalità di pensionamento. Il Governo della Meloni ha stabilito l’introduzione a pieno regime di Quota 103.
La Quota 103 è una misura che consente di lasciare la propria professione all’età di 62 anni, a patto che si siano maturati almeno 41 anni di contributi. Non è finita qui: arriva anche la conferma della proroga di altre due misure pensionistiche. La proroga interesserà formula Ape Sociale e la formula Opzione Donna.
Tutti coloro che sono nati nel 1960 e che dunque quest’anno compiono 63 anni, hanno la possibilità di uscire dal mondo del lavoro solo a specifiche condizioni. Vediamo quali sono.
Il momento della pensione rappresenta un evento di vita molto importante, un evento che annuncia l’inizio di una nuova fase esistenziale. C’è chi non aspetta altro per godersi il tempo libero e chi, invece, teme l’arrivo di questo momento.
La paura è quella di sentire vuote le proprie giornate, di sentirsi inutili. A prescindere da tutto ciò la pensione rientra nei diritti dei lavoratori, e questa fase dovrebbe essere quantomeno lineare e non problematica.
Ci sono tante formule pensionistiche e tanti requisiti da rispettare. Il rischio è proprio che si vanga a creare molta confusione nel cercare di capire quale sia la propria categoria o quale sia la formula più adatta alla propria situazione.
Quest’anno tocca alla classe 1960 l’ingresso nel mondo della pensione. Quel che bisogna sapere se si è nati 63 anni fa è che c’è la possibilità di accedere all’Ape Sociale, solo ad alcune condizioni. Per accedere ad Ape Sociale bisogna aver versato minimo 30 anni di contributi e bisogna essere attualmente disoccupati.
Il discorso cambia per chi invece ha compiuto i 64 anni di età, ovvero per tutti i nati nel 1959. Infatti, per questa categoria, è possibile accedere alla pensione contributiva anticipata. Si tratta di una possibilità concreta solo nel momento in cui i contributi versati siano almeno pari a 20 anni. Ultimo requisito è avere una pensione uguale a 2,8 l’assegno sociale.
Coloro che hanno compiuto i 66 anni e 7 mesi di età con un minimo di trenta anni di contributi versati alle spalle, potranno recepire la pensione di vecchiaia. La pensione di vecchiaia è accessibile solo ed esclusivamente a chi abbia 67 anni circa con una ventina di contributi versati.