Pensioni, aumenti 4 volte l’anno dall’INPS: quali sono le categorie di riferimento

Aumentano 4 volte l’anno le pensioni, ecco quali sono le categorie che beneficeranno degli aumenti. Qui di seguito approfondiamo l’annuncio dell’Inps.

consumo lampadina
consumo lampadina- imilanesi.nanopress.it

Novità in arrivo per quanto riguarda alcune pensioni in particolare. Si parla di un aumento di circa quattro volte degli importi delle pensioni di moltissimi italiani. Questi aumenti prenderanno avvio a breve, a partire da gennaio 2023. Bisogna aspettare poco meno di un mese. Da tempo il nuovo Governo di Giorgia Meloni sta lavorando affinché vengano approvate ed emanate nuove leggi, le loro proposte sono in elaborazione. Il tema delle pensioni è sempre trattato con molta cura ai vertici del Governo, è un tema sempre centrale poiché per le pensioni lo Stato italiano deve necessariamente stanziare molti milioni di euro.

Sono tantissime infatti le formule pensionistiche attualmente accessibili, come Quota 41, Opzione donna, Ape sociale, Quota 100 e così via. Ciò che accomuna tutte queste formule è la forte rigidità in fatto di requisiti da dover rispettare. Infatti spesso le condizioni per accedere a determinate formule pensionistiche sono molto precise e imperative. Basta un solo mese di contribuzione in meno e l’accesso ad un tipo di pensione in particolare è negato. A partire da gennaio 2023 invece i cambiamenti riguarderanno piuttosto gli importi delle pensioni. Bisogna aspettarsi molti aumenti sul cedolino, specialmente alcune categorie in particolare. Approfondiamo insieme.

Ecco il perché degli aumenti sulle pensioni

Sono tante le novità in serbo per i pensionati e per i futuri pensionati. Da gennaio 2023 potremo vedere tutti i cambiamenti previsti in ambito pensionistico. Ora più che mai riflettere bene sulle sorti dei pensionati è importante: la crisi economica sta colpendo tutti come un’ondata. La categoria di pensionati fa parte delle categorie più deboli: gli importi delle pensioni sono spesso e volentieri troppo bassi per affrontare l’attuale situazione economica italiana. Tutto è cominciato con la guerra in Ucraina, la causa principale dell’inflazione al 13%. Come tutti sappiamo, la conseguenza dell’inflazione è il carovita. Il carovita comporta un aumento generalizzato dei prezzi su ogni fronte, ma dato che gli stipendi e le pensioni non aumentano, il potere di acquisto è calato di molto.

Aumento delle pensioni
Aumento delle pensioni – Imilanesi.nanopress.it

Cala il potere di acquisto e dunque la possibilità di continuare a vivere come abbiamo sempre fatto. Bisogna fare tante rinunce e comunque sia sarà difficile far quadrare i conti. Per questo motivo il nuovo Governo sta elaborando proposte tutte con lo scopo di contrastare l’inflazione e il carovita, per restituire agli italiani il potere di acquisto (almeno in parte). L’annuncio riguarda alcune categorie di pensionati che a partire da gennaio otterranno un aumento per quattro volte l’anno. Vediamo insieme come funziona e chi ci guadagna.

Aumento delle pensioni 2023
Aumento delle pensioni 2023 – Imilanesi.nanopress.it

Pensioni in aumento da gennaio: ecco cosa cambia

Il Governo di Giorgia Meloni ha avanzato alcune proposte per arginare i danni della crescente inflazione. Oggi vi parliamo della seguente proposta: aumentare le pensioni ogni tre mesi oppure quattro volte l’anno. Lo scopo è, come già detto, contrastare il carovita, dunque il nuovo Governo sta cercando di studiare un nuovo meccanismo per la rivalutazione. Questo sarebbe un ritorno al passato: dobbiamo ricordare quando, poco prima del 1992, era in vigore un meccanismo simile. Si trattava di un ricalcolo e aumento su tutte le pensioni e gli stipendi proprio in relazione all’andamento medio dei prezzi. Un modo per adeguare gli stipendi al costo della vita.

Da gennaio 2023 questo meccanismo potrebbe essere applicato sulle pensioni quattro volte l’anno. Quindi per quattro mensilità annuali è previsto un aumento sul cedolino. Questa proposta è stata lanciata dal nuovo Governo, e l’Inps dovrebbe effettuare ogni tre mesi un ricalcolo per la rivalutazione delle pensioni. La rivalutazione deve essere effettuata in base all’andamento dei prezzi e al consumo definito dall’ISTAT. All’aumentare dei prezzi aumenterebbero pensioni e stipendi al fine di tutelare il potere di acquisto. Questo il nuovo piano.

In base all’aumento dell’inflazione aumenterà lo stipendio. Ad esempio, se l’inflazione aumenta del 3% in un trimestre, sulla pensione si riceveranno 30 euro in più. Se aumenta del 2,5%, l’aumento sarà di 25 euro. Questi i calcoli che l’Inps dovrà effettuare. Ottima iniziativa volta alla tutela dei cittadini, pur non trattandosi di cifre in grado di sconvolgere il proprio conto in banca. Conviene tenersi aggiornati: a partire da gennaio potrebbero cambiare molte cose su più fronti.

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