A gennaio 2023 arriva il doppio bonus sulle pensioni. Le pensioni minime saranno in rialzo e le sorprese non finiscono qui. Approfondiamo il tutto insieme.
Ci troviamo in una fase di passaggio molto importante in Italia. Dal punto di vista politico, infatti, non saranno pochi i cambiamenti a cui assisteremo gradualmente. Il nuovo governo della Meloni sta già lavorando su nuove proposte e su cambiamenti importanti in tutto l’apparato statale e burocratico. Il tema che comunque resta sempre quello più scottante ed è sempre al centro dell’attenzione è quello delle pensioni, si presta sempre molta attenzione a questo aspetto. Come è giusto che sia, dopotutto.
La pensione rappresenta, o dovrebbe rappresentare, un momento pacifico della vita. Si lavora tanti anni e si accumulano tanti contributi per raggiungere questa nuova fase esistenziale dedicata al riposo e alla famiglia.
Se la pensione è troppo povera è difficile riuscire a godersi al meglio questi anni. Bisogna garantire almeno l’indispensabile per arrivare a fine mese. Questo vale soprattutto in un periodo storico del genere, in cui l’economia continua a subire una tremenda crisi. La guerra in Ucraina ha portato ad un’esponenziale aumento dell’inflazione (raggiunta quota 12%), e le conseguenze dell’inflazione sono ovviamente negative.
La prima conseguenza è il carovita generalizzato, un aumento dei prezzi senza precedenti (circa il 25% in più sui beni di prima necessità come quelli alimentari). L’aumento ha colpito anche e soprattutto le bollette di luce e gas che adesso costano il 65% in più rispetto a qualche mese fa. Il potere di acquisto dei cittadini cala, e il governo cerca nuove soluzioni per contrastare l’inflazione. Agire sulle pensioni è il primo passo di una lunga strada. Vediamo insieme in cosa consiste il doppio bonus che sarà instaurato a partire da gennaio 2023.
A gennaio 2023 doppio bonus per le pensioni: ecco di cosa si tratta
Si parla di doppio bonus perché saranno presi due nuovi provvedimenti sul piano pensionistico, non si tratta di veri e propri bonus da intendere come sussidi economici una tantum. Giorgia Meloni ha decretato insieme agli altri membri che a partire da gennaio 2023 le pensioni più basse, quelle minime, beneficeranno di un’indicizzazione del 120%. Questo rappresenta il primo provvedimento positivo: le pensioni minime che attualmente ammontano a 523,30 euro, aumenteranno del 20%.
Il 20% in più a differenza della piena rivalutazione del 7,3% che prevede il decreto firmato da Giorgetti. Questa manovra garantisce un aumento di circa 104 euro di tutti gli importi.
Il secondo provvedimento positivo riguarda il ritorno di un vecchio decreto che instaurò Maroni. Questo decreto prevede che chiunque deciderà di rinviare l’uscita dal lavoro pur essendo in possesso di tutti i necessari requisiti per accedere alla pensione, vedrà aumentare la propria busta paga ogni mese di almeno il 9,19% in più.
Riassumendo il tutto, il doppio bonus consiste proprio in questi due ottimi provvedimenti: l’aumento delle pensioni minime e l’aumento in busta paga per chi decide di ritardare il pensionamento. Si tratta della decontribuzione del 10% indirizzata a chi, pur potendo accedere alla pensione, decide di rinviare il momento prestabilito.