L’adeguamento per i trattamenti mensili in programma per il mese di febbraio è stato posticipato a marzo. Così tutti coloro che lo scorso anno hanno percepito un trattamento superiore a 2101,52 euro lordi mensili, quest’anno dovranno attendere l’arrivo del mese di marzo per vedere aumentare l’importo in base all’inflazione del 2022.
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Lo scorso 24 gennaio l’INPS ha infatti comunicato che la rivalutazione non sarebbe arrivata come ipotizzato entro il mese successivo ovvero a febbraio, ma tra due.
In genere la perequazione avviene a gennaio. Quest’anno invece si sono verificate due anomalie che hanno modificato i programmi. La prima anomalia riguarda l’adeguamento anticipato agli ultimi mesi del 2022, la seconda ha a che fare con le tempistiche.
L’inps non è riuscita a rientrare nelle tempistiche. Nonostante tutto cambia per poco perché chi ha diritto alla pensione ben presto troverà sul conto tanti soldi in più.
Ecco perché i pagamenti delle pensioni con la rivalutazione sono slittati al mese di marzo 2023
Nel mese di marzo i pensionati percepiranno un trattamento di oltre quattro volte il minimo. In tanti riceveranno gli aumenti dovuti alla rivalutazione rimandata due volte, con degli importi interessanti. Il pagamento arriverà a partire da giorno 1 marzo. Tutti i pagamenti avverranno nel rispetto dei turni scaglionati e stabiliti.
I pensionati già da giorno 1 potranno recarsi alle Poste a ritirare la pensione maggiorata, proprio come previsto. Per quanto riguarda gli aumenti della rivalutazione con gli arretrati e tutto il resto, molti pensionati riceveranno direttamente sul conto corrente oltre 460 euro in più.
Rivalutazione e assegni, aumenti per tutti i pensionati
Gli assegni fino a 2102,52 euro lordi avranno una rivalutazione del 100% con l’aumento del 7,3%. Chi ha diritto ad assegni fino ad un massimo di 2696,90euro lordi avrà una rivalutazione dell’85% con un aumento del 6,2%, per quanto riguarda gli assegni da 3152 euro lordi la rivalutazione sarà del 53%, mentre l’aumento sarà del 3,87%.
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Gli assegni fino a 4.200 euro lordi invece riceveranno un aumento del 3,43% con una rivalutazione del 47%. Si passa agli assegni fino a 5.250 che invece avranno la possibilità di ricevere un aumento del 2,7% con la rivoluzione del 37. Per concludere quelli da oltre €6000 riceveranno in più il 2,33%.
Chi riuscirà ad avere una maggiorazione di oltre 400 euro sulla pensione
Per cui per esempio parlando di una pensione da 2800 euro lordi l’aumento sarà di 108€, una pensione da 3.150 euro dovrebbe essere aumentata di 121€. Infine ad essere parecchio fortunati saranno tutti quei pensionati sotto i 2626€ in quanto grazie alla rivalutazione questi potrebbero riuscire a mettere in tasca almeno 160€ in più al mese.
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Qualcun altro invece riuscirà ad intascare €495 sul cedolino di marzo grazie non soltanto agli aumenti, ma anche a seguito del pagamento degli arretrati.
Cosa deve fare chi non può andare a ritirare la pensione di persona
Coloro che non possono andare a ritirare la pensione, personalmente, in Posta, grazie alla convenzione stipulata il 6 aprile 2020 tra Poste Italiane e l’Arma dei Carabinieri, potranno riscuotere il trattamento previdenziale in contanti con il supporto dei Carabinieri che consegneranno la somma direttamente presso il domicilio del richiedente.
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Per ulteriori informazioni si può contattare il numero verde 800 55 66 70 oppure chiamare la stazione dei Carabinieri più vicina. Il servizio non è a disposizione di chi usufruisce già della delega, di chi possiede un libretto o un conto postale su cui viene accreditata la pensione, di coloro che hanno nei pressi del proprio domicilio un familiare.