É in arrivo un aumento per le pensioni: ben 225 Euro in più per determinate categorie. Ecco a chi spetta e quando arriverà.
Nelle ultime ore i temi riguardanti le pensioni sono argomenti che fanno parecchio discutere.
Si sta parlando infatti di riforme, aumenti, proroghe e modifiche temporanee, e la carne al fuoco è davvero tanta. Tra le tante voci, una di quelle più interessanti riguarda un aumento che supera i 200 Euro. Vediamo di cosa si tratta.
La revisione totale del sistema pensionistico, le opzioni in ballo
Come ampiamente promesso, il nuovo governo sta pensando a come sistemare al meglio la spinosa questione delle pensioni.
I cedolini pensionistici necessitano di una revisione, così come i metodi di pensionamento. C’è bisogno più che mai di adeguamenti.
Per non perdere tempo si punta a una misura temporanea riguardo le pensioni, così da poter arrivare in maniera più morbida a una vera e propria riforma del sistema pensionistico, che vedrebbe dei cambiamenti definitivi. Tra le varie opzioni proposte, spicca quella che prevede un bonus che premia chi resta al lavoro anziché andare in pensione. Infatti una volta raggiunti i requisiti anagrafici e la somma dei contributi necessari al pensionamento, il lavoratore può tranquillamente decidere di continuare a lavorare anziché ritirarsi. Per incentivare questo tipo di scelta, la misura deve andare a favore del lavoratore. E lo fa con un aumento in busta paga.
In poche parole, dal momento in cui si rinuncia ad andare in pensione per prolungare i propri anni di lavoro, si smette di maturare contributi ai fini pensionistici. L’equivalente dei contributi versati ogni mese dall’azienda, però, non svanirà nel nulla, ma sarà aggiunto alla busta paga mensile. In poche parole il lavoratore si ritroverà in busta paga circa un 10% in più pari ai contributi che non saranno versati.
C’è da specificare che l’importo della pensione si blocca nel momento in cui si raggiungono i requisiti per il pensionamento, pertanto se si volesse ritardare il proprio ritiro dal mondo del lavoro, questo vedrebbe un beneficio in busta paga ma non ai fini pensionistici.
Resta poi di fatto l’opzione Quota 103, per un’uscita anticipata dal lavoro di coloro che soddisfano determinati requisiti.
Quota 103, i dettagli per aderire
La legge di Bilancio 2023, tra le altre cose, consente il pensionamento anticipato per mezzo di Quota 103. A questa opzione possono aderire i lavoratori che abbiano un minimo di 62 anni di età e un totale di 41 anni di contributi entro la data del 31 dicembre 2023. Per chi volesse aderire a Quota 103 l’importo lordo dell’assegno pensionistico può essere non superiore a 5 volte il trattamento pensionistico minimo secondo la vigente legislazione.
C’è inoltre da sottolineare che se si decide di anticipare il proprio pensionamento, Quota 103 non prevede il ritiro immediato una volta soddisfatti i requisiti, in quanto dal momento della richiesta è necessario attendere il cosiddetto “periodo finestra” che comprende la liquidazione della prestazione.
Il nuovo bonus mensile di 225 Euro sulle pensioni
Tra tutte le opzioni e le proposte, c’è poi un bonus di cui si sta parlando molto e che promette degli incentivi sulle pensioni, specialmente su quelle con redditi più bassi.
In sostanza questo bonus erogato dall’INPS, da diritto a una cifra pari a 225 euro in più al mese per i redditi più bassi, e arriverebbe a circa 700 euro per redditi da 50.000 Euro.
Sicuramente un buon incentivo visto il periodo di crisi e di difficoltà economica che ci troviamo ad affrontare.