La” battaglia” per la quale sta combattendo la segretaria Pd è quella del salario minimo indispensabile per 3 milioni di lavoratori.
Il fronte sul quale si trova unita gran parte dell’opposizione è il tema che riguarda il salario minimo. La segretaria del Pd, in particolare, appoggia l’iniziativa e chiede al governo di sostenere tale richiesta senza se e senza ma.
L’opposizione intende presentare una legge che, da un lato rafforzerà la contrattazione collettiva e dall’altro stabilirà una “soglia sotto la quale anche la contrattazione collettiva non potrà andare”. La soglia individuata dall’opposizione è di 9 euro all’ora per ogni lavoratore.
Ed è la soglia minima sotto alla quale non sarà possibile andare. In caso contrario, continua la segretaria del Pd, si tratta di sfruttamento e “calpesta la dignità del lavoro”. La Schlein ha intenzione di sostenere questa sua tesi portandola in Commissione.
Sì al salario minimo per migliorare le condizioni di vita
A supporto di tale tesi alcuni dati raccolti dall’organizzazione internazionale del lavoro e secondo i quali, se passasse la richiesta del salario minimo, il 25% dei lavoratori potrebbero vedere la propria vita migliorare. Continua affermando che anche i contratti a termine dovrebbero essere limitati.
Questo porterebbero il paese a fare un salto di qualità non da poco. Si tratta, per la Schlein, di una “battaglia di civiltà”, di un “segnale a quei tre milioni e mezzo di persone in difficoltà” garantendo loro “una soglia di protezione”.
Molti gli esponenti del suo partito che hanno supportato il suo intervento in aula. Alcune fonti parlamentari hanno affermato che è stato necessario aggiungere altri posti a sedere perché non sufficienti rispetto alle presenze che ci sono di solito.
Sembrerebbe, sempre secondo la segretaria Pd, da alcuni sondaggi, che il 75% dei lavoratori si aspettano un sì alla richiesta del salario minimo. La proposta di legge presentata dalle opposizioni doveva essere votata martedì 18 luglio, ma il voto è slittato e, di conseguenza, è stata rinviata anche la votazione dell’emendamento della maggioranza contraria al provvedimento.
Nella giornata di ieri sono stati diversi gli interventi sull’argomento da parte degli esponenti del Pd, ma anche di altre forze politiche come il Movimento Cinque Stelle, Azione ed Alleanza Verdi e Sinistra. E i lavori sono stati nuovamente rinviati a martedì 25 luglio.
Nella giornata di martedì gli addetti ai lavori dovrebbero mettere la parola fine alla questione, quanto meno per il momento. Le opposizioni sembrano contente del rinvio, anche perchè, nei giorni che mancano al prossimo incontro, la maggioranza potrebbe rivedere le posizioni sulle quali, in realtà, sembra piuttosto ferma.