Ebbene sì, anche la nebbia di Milano sembra non essere più la stessa. Vediamo i motivi di questa affermazione.
Non solo a Milano, negli ultimi anni c’è meno nebbia in tutte le città e i paesi della pianura padana. Lo stesso accade anche in altre zone del Nord della Penisola e, in generale, in Europa.
Milano e la nebbia
Quando si parla di Milano e di Pianura Padana in inverno, molto spesso, l’immagine che ci balena in mente è quella della nebbia. Alcuni studi condotti negli anni 2000 hanno attestato che a Milano c’è molta meno nebbia rispetto al passato. Ciò significa che i giorni di nebbia in un anno sono di meno rispetto agli anni ’80, in 30 anni, dunque.
La rivista Nature Geoscience ha pubblicato lo studio nel 2009. Il che non rappresenta un male sulla carta perché meno nebbia, spesso, significa che la qualità dell’aria è migliorata.
La diminuzione della nebbia è stata confermata anche da uno studio tutto italiano, precisamente del Consiglio nazionale delle ricerche (ISAC-CNR) di Bologna. Lo studio pubblicato nel 2014 ha considerato il parametro visibilità. Nel decennio degli anni Sessanta si vedeva con la nebbia molto peggio rispetto al ventennio tra i ’90 e i ’00. In particolare, nell’aeroporto di Bologna, dal 2004 al 2013 le ore di nebbia in inverno erano calate del 47 per cento facendo il confronto con il decennio ’84-’94.
Perché ce n’è di meno
A portare ad una diminuzione della nebbia a Milano sono stati i cambiamenti nei meccanismi di formazione della stessa. Considerata come una nuvola a contatto con il terreno, la nebbia è composta da particelle di acqua che sotto forma di particelle resta sospesa nell’aria. Tali particelle sono frutto della condensazione del vapore acque che c’è nell’aria. L’umidità è, dunque, un presupposto per la formazione della nebbia.
Un altro parametro da tenere in considerazione affinché si formi la nebbia è la differenza di temperatura tra aria e terreno: così avviene la condensazione. In Pianura Padana la nebbia si forma durante la stagione invernale, in giornate di alta pressione, quando gli sbalzi termici del terreno sono più alti. Il terreno, infatti, si raffredda più velocemente dell’aria. C’è, dunque, meno nebbia a Milano perché c’è più asfalto che, a differenza del terreno, trattiene meglio il calore. La diminuzione, però, è avvenuta anche in zone meno cementificate.
La condensazione, però, può avvenire se le particelle di vapore acqueo possono aggrapparsi a qualcosa: es. pollini, polveri sottili. Dagli studi è emerso che nell’aria è diminuita la presenza di alcune sostanze inquinanti. Un altro fattore che incide è l’aumento delle temperature che rende meno umida l’atmosfera rendendo difficile la formazione di vapore acqueo.
La diminuzione della nebbia è preoccupante soprattutto per l’agricoltura. La nebbia, infatti, evita le gelate molto temute per il futuro dei raccolti.